Venti milioni, tra fisso e bonus facili. Prendere o lasciare: la Roma rilancia per Andrea Belotti, che considera nel rapporto qualità/prezzo l’investimento ideale per il ruolo di centravanti. Ora tocca al Torino ragionare sull’offerta, che viaggia in parallelo all’ostinato rifiuto del giocatore a rinnovare il contratto in scadenza nel 2022.
Nei primi approcci Tiago Pinto si era sentito chiedere 30 milioni, che per un attaccante sarebbero un prezzo congruo se non esistesse l’occasione contrattuale, che lascia alla Roma e allo stesso Belotti un margine di manovra superiore.
Il presidente Urbano Cairo per ora non si è rassegnato a perdere il suo capitano, ne ha parlato anche con il nuovo allenatore Juric, resisterà fino quando lo riterrà conveniente. E nel frattempo cercherà altri acquirenti, anche all’estero dove la clausola rescissoria da 100 milioni ha ovviamente perso significato a un anno dalla scadenza.
Belotti da parte sua è pronto ad afferrare la Roma, già sfiorata in passato un paio di volte. Adesso, quando gli chiederanno lumi sul futuro, risponderà che pensa solo alla Nazionale e all’Europeo. Ma gli piacerebbe potersi esporre. A 28 anni vorrebbe lottare per obiettivi ambiziosi che il Torino non può promettergli.
E perché no, sente di poter guadagnare di più nella seconda parte della carriera: Cairo lo paga circa 2 milioni netti, mentre i Friedkin potrebbero consentirgli di arrivare a 3 più i bonus fino al 2025. Ovviamente però niente di tutto questo potrà essere attivato senza il consenso del venditore, dal quale Belotti si aspetta riconoscenza dopo sei stagioni condite da 105 gol. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida