Nel giorno della gara 101 con la maglia della Roma, Mkhitaryan si è scoperto sì bello come i cani di razza, ma anche tignoso come un pitbull, capace di azzannare su Ricci e non lasciarlo andare fino all’uscita dal campo. Non solo l’armeno: la prestazione di Sergio Oliveira ha certificato come la Roma del girone di ritorno abbia classe e fame superiori a quella della prima parte di stagione.
A far battere il cuore dei romanisti è stato anche il predestinato per antonomasia, Nicolò Zaniolo, che ha trovato il primo gol del 2022, il modo migliore per mettersi alle spalle tutti gli infortuni e sognare un ruolo da protagonista anche in nazionale.
Mourinho ha commentato: “Fra Abraham e Zaniolo c’è empatia e Nicolò sta crescendo, anche se è ancora un po’ anarchico”. I margini di crescita lo rendono un titolare inamovibile e da leader ha commentato: “Dobbiamo continuare così. Abbiamo fatto un gran primo tempo come l’allenatore ci aveva chiesto e abbiamo risposto sul campo, In questo modo siamo andati a prenderci i tre punti”.
Poi un pensiero per Marchizza: “Mi dispiace tanto, ho visto che gli era rimasto sotto il ginocchio. Spero sempre che infortuni del genere non capitino mai a nessuno, perché io so che significa, visto che li ho vissuti in prima persona. Spero non si sia fatto nulla di veramente terribile, perciò gli auguro una pronta guarigione”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini