La Roma ha una certezza in più per sfatare il tabù scontri diretti e invertire il trend negativo di Fonseca dei soli sette punti su trentasei a disposizione nello scorso campionato contro le big. Ciò che negli ultimi anni è mancato alla squadra giallorossa è stato un portiere di livello, leader tra i pali e di esperienza internazionale. Uno come Rui Patricio.
La sicurezza che trasmette alla squadra è l’elemento chiave della sua nuova avventura alla Roma: la squadra ha trovato un portiere affidabile, capace di salvare il risultato e di essere una certezza per la difesa. Il reparto arretrato è più tranquillo sapendo di avere alle spalle un vero custode della porta, il portoghese in questa prima parte di stagione ha già conquistato i tifosi con ottime parate salva risultato. Pochi interventi nell’ultima gara contro l’Empoli, ma efficaci. (…)
L’unica partita non giocata al massimo delle sue qualità è stata la stracittadina. (…). Ha evitato il quarto gol biancoceleste sul tiro di Immobile, ma anche lui si era messo tra i responsabili della cocente sconfitta: “Uno dei modi per affrontare i risultati negativi è avere una mentalità vincente, non lasciare che un risultato negativo ci tolga l’ambizione. Il nostro obiettivo è lavorare sodo, mantenerci sempre uniti e credere di vincere ogni partita! Siamo quello che pensiamo”, il suo messaggio post derby. (…)
Una parola viene ripetuta in entrambi i messaggi: la mentalità, forte e vincente. L’esperienza del portoghese è una delle qualità che lo hanno portato nella capitale. Mourinho lo ha voluto per questo, per far crescere una squadra che ha bisogno di diventare più forte mentalmente e, poi, vincente nei risultati. E per sfatare il tabù dei big match, vera chimera dell’ultima Roma di Fonseca. Adesso Rui Patricio avrà di fronte Juventus, Napoli e Milan. Il suo compito sarà dare tanta sicurezza al reparto arretrato che ha visto di nuovo out Smalling, e naturalmente provare a mantenere la porta inviolata.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi