«Possiamo prendere solo prestiti, mi devo adeguare», così José Mourino qualche giorno fa. Si è adeguato, non poteva fare altrimenti. La Roma sta cercando di seguirlo, gettando le basi per un finale di stagione dignitoso.
Anche in questa prima fase del mercato di gennaio, Mourinho è stato in parte accontentato. Se non altro nelle tempistiche: voleva subito i rinforzi e subito sono arrivati, chi dal suo paese, il Portogallo, chi dalla Premier, campionato che conosce meglio. Uno, Maitland-Niles, ha addirittura già esordito; l’altro, Oliveira, lo farà domenica contro il Cagliari. Certo, nella sua testa ci sarebbero stati altri nomi, ma almeno sono arrivati due calciatori che ha puntato, in base-alle esigenze: della società e seguendo la stella polare del «mercato sostenibile». E questo lascia pensare che le “lamentele” di Mourinho abbiano fatto centro.
Hanno fatto centro anche per quel che riguarda le cessioni, argomento più che mai caldo a Trigoria, specie in questa finestra di mercato. Sfoltire la rosa, specie dei calciatori che nei mesi scorsi non sono quasi mai stati utilizzati, aumenterebbe la possibilità di aprire una porta per un nuovo innesto I nomi papabili che possono sono i soliti: da Ndombele a Kamara. I ruoli dove Pinto dovrà intervenire sono conosciuti: un centrale difensivo, un centrocampista e un esterno alto, che sappia fare anche la seconda punta.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni