La Roma è stata letteralmente cancellata dal campo nel derby. Il 3-0 finale in favore della Lazio rende perfettamente l’idea della differenza di valori in campo. Stavolta il black-out della formazione giallorossa è stato ancora più lungo rispetti a quelli con Atalanta, Napoli e Inter, perché la squadra di Paulo Fonseca non è stata mai in partita.
Paulo Fonseca non immaginava come sarebbe finita la serata, così come non lo immaginava l’allenatore. «Nei primi minuti siamo entrati bene, poi sappiamo che in partite così se sbagli è difficile recuperare il risultato. Gli abbiamo lasciato i primi due gol, poi non abbiamo mai avuto la capacità di attaccare la linea difensiva, dopo il secondo gol loro è stato difficile rientrare in partita».
Come contro l’Inter, la Roma ha sofferto tantissimo sulla fascia sinistra, dove Spinazzola e Ibanez sono stati letteralmente travolti da Lazzari. «Sui primi due gol non c’era nessuna situazione di pericolo, eravamo in controllo e poi i pericoli li abbiamo creati noi. Lazzari da quella parte ha fatto un buon lavoro ma la partita si spiega così: nel primo tempo abbiamo preso due gol che non dovevamo prendere. Penso che il primo non fosse una situazione in cui Ibanez avesse bisogno di aiuto, così come il secondo. Non penso che gli sia mancato l’aiuto da parte dei compagni ».
Con le grandi squadre la Roma ha sempre sofferto ma contro l’Inter domenica scorsa c’era stata una reazione mentre con la Lazio non è stato così. “Non ci è mancato il coraggio, penso che la partita si sia decisa nel primo tempo. Poi la Lazio si è chiusa e a noi è mancata la profondità, anche per merito loro. Noi abbiamo sempre avuto l’intenzione di attaccare, ma non abbiamo mai trovato spazio. Sapevamo che se gli avessimo concesso campo avremmo potuto subire il contropiede. Abbiamo sbagliato anche in questo“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini