Un copione già visto. Gioca, crea, fallisce e puntualmente subisce. Anche la trasferta di Milano contro i neo campioni d’Italia dell’Inter si conclude con un ko. Restano quattro i punti conquistati dalla Roma negli scontri diretti (che ne mettevano in palio 33) in stagione, due invece il misero vantaggio sul Sassuolo. Rimane il derby, ultima chance per una misera consolazione dopo un campionato anonimo, conclusosi per il secondo anno consecutivo alla ventinovesima giornata.
Fonseca, già un ex, si consola così: “Peccato aver perso Mkhitaryan nel momento clou della stagione (in realtà per l’infortuno al polpaccio l’armeno ha saltato soltanto 3 gare di campionato, contro Parma, Napoli e Sassuolo, ndc). Anche con l’Inter la squadra ha dimostrato carattere, abbiamo creato tante occasioni e non è facile farlo contro di loro, la migliore difesa del campionato. Vorrei vedere sempre questo atteggiamento“
Dimenticando forse che si trattava di poco più che un’amichevole, nemmeno un accenno alle amnesie difensive, di un reparto che commette quasi sempre gli stessi errori. E così, a 180 minuti dal termine della stagione, senza obiettivi se non quello di mantenere il settimo posto per accedere alla serie C delle coppe europee, la neonata Conference League, spazio alla retorica del derby che caratterizza domande e risposte: “Quanta voglia abbiamo di fare un regalo ai tifosi? Molta, la squadra vuole vincere questa partita“, assicura Paulo. Sembra esser tornati indietro agli anni 90′, quando la stracittadina era l’unico momento nel quale regalare una scossa alla stagione.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina