Conto alla rovescia per la seconda Roma americana. Ieri mattina sono stati ultimati i contratti preliminari e i legali di Pallotta hanno inviato la documentazione agli uomini di Friedkin, che si sono riuniti alle 8 di mattina (le 15 in Italia) a Houston per iniziare le procedure del signing.
Per le firme vere e proprie servirà ancora qualche ora – le parti hanno stabilito per mercoledì il limite massimo – ma ha già preso il via la ricognizione congiunta di tutti i documenti (500 pagine più allegati per un totale di 650 pagine).
Si attende ormai soltanto il comunicato ufficiale, nel quale verranno specificate tutte le cifre e le condizioni economiche dell’affare, comprese le clausole legate ai risultati sportivi. Nel frattempo sempre ieri è andato in scena il cda della Roma, con Pallotta collegato in video-conferenza.
Il board giallorosso ha approvato la relazione semestrale al 31 dicembre 2019, che si è chiusa con un rosso da record a causa della mancata partecipazione alla Champions League, della perdita dello sponsor Betway e per l’assenza di consistenti plusvalenze oltre a quelle effettuate con El Shaarawy, Gerson, Marcano e Verde.
Il risultato, negativo per 87 milioni di euro (lo scorso anno era positivo per 1,7mln€), è stato inoltre influenzato dalle difficoltà nel piazzare a titolo definitivo i vari giocatori in esubero e i relativi costosi ingaggi, anche se a giugno a Trigoria potranno molto probabilmente contare sulle cessioni di Defrel, Coric, Gonalons e Schick.
Dal comunicato del club si evince che sono scattate le condizioni per i riscatti obbligatori di Veretout e Mancini e che il Partizan Belgrado esercitato il riscatto su Sadiq per 1,75mln€, con la Roma che mantiene un 10% della futura rivendita del nigeriano.
Curiosità sul contratto di Kolarov: nel rinnovo fino al 2021 è stata anche definita l’opzione di un prolungamento automatico fino al 2022 al raggiungimento di determinati risultati.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora