Tanto per prolungare la tradizione, la Roma ha assoldato un altro studente della scuola di Juninho Pernambucano. Perso Pjanic, se ne fa un altro: Clement Grenier assomiglia ancora di più al maestro, cioè Juninho, nel modo di calciare, dritto e potente dalla lunga distanza, con il pallone infido che si abbassa all’ultimo secondo. Del resto tanto Pjanic quanto Grenier, che hanno un anno di differenza e sono stati allattati dal Lione, imitavano il bombardiere brasiliano che dava istruzioni agli eletti durante gli allenamenti.
IL DATO – Interessanti le sue percentuali: dei 18 gol segnati in tutta la carriera, addirittura 7 sono venuti da un calcio di punizione diretto. Uno, come testimonia You Tube, da posizione impossibile, sul lato destro dell’area di rigore: Grenier ha tirato sul primo palo sorprendendo il malcapitato portiere. Anche a Trigoria si potrà esercitare a lungo per offrire i propri servigi balistici.
INSERIMENTO – Risolta l’incognita sulle condizioni fisiche, che il diretto interessato ha definito buone e che le visite mediche aiuteranno a capire meglio, Grenier è stato ingaggiato per rimpolpare l’organico dei centrocampisti. Non sarà un titolare, almeno sulla carta, ma potrà offrire un valido contributo a Spalletti nelle spietate rotazioni di fine febbraio/inizio marzo, quando la Roma sarà impegnata in due scontri diretti consecutivi, contro Inter e Napoli, e nello stesso tempo potrebbe essere impegnata nella semifinale d’andata di Coppa Italia (le basta battere il Cesena mercoledì all’Olimpico) e negli ottavi di Europa League (Villarreal permettendo).
DUTTILITA’ – Di sicuro Grenier ha l’esperienza adatta per fronteggiare la prima avventura della sua vita lontano da Lione. Classe ‘91, era entrato stabilmente nel gruppo della nazionale di Deschamps dopo i due campionati migliori, con 11 gol complessivi all’attivo, perdendo il mondiale brasiliano all’ultimo secondo per il primo dei brutti infortuni che ne hanno frenato la scalata. Centrocampista di qualità, preferisce calciare di destro ma sa usare con profitto anche il sinistro. Ha un gran tiro dalla distanza, non solo sui calci da fermo, ma soprattutto può occupare tante caselle in una squadra. Nasce come trequartista classico, quindi non nel senso che intende Spalletti. Però nel Lione ha giocato spesso da mezz’ala, soprattutto nel 4-3-3 ma anche nel 3-5- 2, trovandosi sporadicamente a fare l’esterno d’attacco. Di sicuro non è un regista. Nella Roma potrebbe essere utilizzato sulla linea di mezzo, più al posto di Strootman che di De Rossi, oppure nel tandem di trequartisti, come alternativa a Nainggolan o a Perotti, visto che le doti di inserimento e di corsa nello spazio non gli mancano.
FUORI DAL CAMPO – Quando non gioca, Grenier si rilassa spesso con il golf. Troverà facilmente a Roma Sud, nella zona dove andrà ad abitare, un circolo adatto alle sue esigenze. E’ molto amico dei coetanei Lacazette e Griezmann, insieme ai quali vinse sette anni fa il titolo europeo Under 19 con la Francia in finale contro la Spagna, ed è stato al centro del gossip nel suo Paese per la storia d’amore con Malika Menard, giornalista ed ex miss Francia, da cui si è separato nel 2015.
CURIOSITA’– In estate, prima di essere trattato dalla Roma, il Lione lo aveva ceduto al Torino. Sempre in prestito con diritto di riscatto. L’affare saltò perché Grenier non trovò l’accordo economico con il club di Urbano Cairo. Ma evidentemente l’Italia era nel suo destino.