Dopo 20 c’è il cambiamento epocale: Dazn si aggiudica, con la partnership di Tim, i diritti televisivi per la trasmissione delle partite di Serie A nel triennio ’21/’24. I tifosi potranno così assistere a tutte le partite del campionato pagando un solo abbonamento – si parla di un costo intorno ai 30 euro mensili-.
C’è solo un nodo di natura tecnologica. L’app di Dazn permette la visione su tutti i dispositivi mobili, su computer e console di gioco. Ma per guardare le partite in televisione è necessaria una Smart Tv che consenta di scaricare le app o come minimo una «chiavetta» di quelle che trasformano una tv normale in una Smart. Invece con Timvision sarà possibile vederle sia con la tv normale che con il decoder.
Diverso il discorso per quanto riguarda la Champions: 121 partite verranno trasmesse da Sky e 16 da Amazon. Per quanto riguarda Europa League – anche qui Dazn è fortemente interessata ad acquisirne i diritti per la trasmissione streaming – e Conference League, invece, sarà Sky a detenere i diritti, con la possibilità di fruirne anche tramite Now tv. Decisivi, nell’assegnazione della gara, i cambi di rotta da parte di Roma, Bologna, Cagliari, Benevento e Spezia.
Adesso resta soltanto un punto da affrontare: l’assegnazione del pacchetto 2, quello delle tre gare in coesclusiva per il quale è in corsa Sky, che aveva offerto 70 milioni di euro. Per questo si dovrà attendere presumibilmente il 29 marzo, ultimo giorno utile. Inoltre, nell’assemblea di ieri è esclusa la possibilità di trasmettere una partita in chiaro per ogni giornata. Rimane aperto uno spiraglio per un ricorso di Sky, che contesterebbe il riferimento da parte del consulente tecnico nominato dalla Lega di A all’offerta poi risultata vincente come ‘proposta Dazn-Tim’.
FONTE: Il Messaggero