Vista l’origine, adesso sarà il caso che Sofiane Feghouli cominci a pedalare davvero. Al momento infatti a Levallois-Perret, il centro poco distante da Parigi in cui l’attaccante di origine algerina è nato, lo sportivo più celebre resta Louis Trousselier, un ciclista che nel 1905 seppe vincere sia il Tour de France che la Parigi-Roubaix, oltre a un bronzo olimpico ai Giochi di Parigi del 1900. Vette di gloria così elevate Feghouli deve ancora raggiungerle, ma il braccio di ferro nato tra la Francia (con cui ha giocato nelle giovanili) e l’Algeria per averlo in Nazionale – e con la maglia della selezione africana ha anche giocato e segnato al Mondiale 2014 – depongono su un talento finora non ancora del tutto espresso.
IN CAMPO COL CITY – Adesso potrebbe toccare a Luciano Spalletti provare a lucidarlo. L’attaccante del West Ham, infatti, è passato in testa al casting giallorosso per essere l’erede di Iturbe (facile) e quello temporaneo di Salah (più complicato). Feghouli – con cui è stato raggiunto l’accordo economico – ama partire dalla fascia destra per provare le sue incursioni.Al momento, però, a Londra ha fatto vedere poco, tant’è che finora – in 15 apparizioni complessive – ha segnato soltanto un gol. Tra l’altro, proprio in questi giorni, il franco-algerino – che col West Ham ieri è stato impegnato in Coppa d’Inghilterra contro il City – è stato protagonista di un caso disciplinare, visto che nell’ultima partita di campionato contro lo United ha subito un «rosso» esagerato, ma la squalifica gli è stata tolta in appello, così da poter essere disponibile per l’impegno infrasettimanale. Riguardo al futuro, la trattativa con la Roma si può chiudere grazie al prestito con diritto di riscatto per circa 12 milioni.
PISTA MUSONDA – Di sicuro si aspetterà la prossima settimana per concludere, anche perché resta in piedi anche la pista per Musonda del Chelsea, che invece potrebbe arrivare in prestito secco e non oneroso. Ovvio che i profili dei due giocatori siano diversi. Feghouli ha 27 anni e ha giocato nelle coppe europee e Mondiale, mentre l’attaccante belga, ventenne, ha ancora esperienza limitata. Una cosa è certa, oltre all’esordio nel Grenoble, il meglio Feghouli l’ha fatto vedere al Valencia, dove ha giocato dal 2010 al 2016 – con una breve parentesi con l’Almeria, con cui ha segnato il suo primo gol in Liga (al Malaga) –, realizzando 20 reti in 146 partite disputate in campionato. Le tensioni col club spagnolo, comunque, non sono mancate, tant’è che per un periodo il franco-algerino è stato messo fuori rosa anche perché non voleva rinnovare.
DEULOFEU E JESE’ – Riguardo alle altre piste, Ronald Koeman per ora ha bloccato la cessione di Gerard Deulofeu per gli infortuni di alcuni giocatori della sua rosa. «Al momento non c’è alcuna possibilità di cedere Deulofeu a causa degli infortuni di Bolasie (fuori un anno per infortunio al ginocchio, ndr) e Calvert-Lewin (out per circa due mesi, ndr)». In attesa della stretta decisiva, comunque, è ovvio che Roma non perde di vista Jesé, che resterebbe la prima scelta se lo spagnolo si convincesse ad accettare la Roma, visto che per il Psg è ok.
LAMELA A ROMA – Tornando all’Inghilterra, oltre al sogno Barkley (Everton)c’è da segnalare i ringraziamenti alla Roma di Pochettino, tecnico del Tottenham. Motivo? L’accoglienza (con cura a Trigoria) che sarà fatta a Lamela, assente per problemi all’anca dal 25 ottobre. L’argentino era partito bene, ma in estate si vedrà cosa può succedere. Anche perché tutti gli operatori di mercato sono concordi nel ritenere ancora Walter Sabatini – mentore di Lamela e in questi giorni a Londra – al centro del mercato giallorosso come una sorta di tutor del d.s. Massara (tornato a Roma), pronto a seguirlo qualora lo stesso Sabatini accettasse la corte Tottenham.
ASTA MANOLAS – E a proposito di radio mercato, da segnalare come informalmente per l’estate è già pronta l’asta per Manolas. Se ci sarà l’esigenza, sarà lui il giocatore scelto per fare cassa e ricostruire.