La calza della Befana romanista si è ritrovata infilata nello scarpino di un attaccante. Esterno, che gioca in Premier, del quale finora si era parlato pochissimo. E non è Lamela, tornato a Trigoria solo per farsi visitare da un fisioterapista di cui si fida. Si tratterebbe di Sofiane Feghouli, ventisettenne algerino (con passaporto francese) – in forza al West Ham – obiettivo tenuto segreto da Trigoria fino a questo momento, ma che sarebbe il reale motivo della spedizione londinese del diesse Massara. Piace da tempo a Sabatini, Feghouli, da quando, prima della scorsa estate – in scadenza col Valencia – era stato a un passo dal trasferirsi nella capitale. Poi la scelta dell’Inghilterra (a parametro zero), rivelatasi infelice: per l’attaccante solamente due gare da titolare (in coppa di Lega) e 13 presenze con la maglia del West Ham. Arriverebbe in prestito oneroso, con diritto di riscatto fissato a 12 milioni, visto che è ormai in rotta con il tecnico Bilic. Non escono però ancora dai radar giallorossi i profili di attaccanti per i quali sono state aperte delle trattative. Sempre giocatori inglesi, mercato sul quale si sta muovendo per la Roma anche Baldini, aiutando in maniera attiva Massara. Delufeou e Barkley (Everton), e Musonda (Chelsea) continuano ad essere piste vive, come quella che porta (un po’ più sullo sfondo) a Jesé del Psg. Per far stringere il cerchio in maniera definitiva servirà ancora qualche giorno, con i tempi del mercato che saranno più chiari la prossima settimana.
La certezza è che la Roma affronterà domani pomeriggio il Genoa, in trasferta, senza Salah (in coppa d’Africa), Florenzi (infortunato) e Iturbe (andato in prestito al Torino). Quindi una squadra indebolita, come qualità e dal punto di vista numerico. I grattacapi di Spalletti in attacco sono poi appesantiti dalle condizioni di Francesco Totti. Per il numero dieci sembra proprio non esserci pace in questa stagione, e i pensieri diventano sempre più pesanti. Stavolta a fermare il capitano giallorosso è un risentimento infiammatorio al tendine d’Achille destro. Ieri ha svolto lavoro individuale e molto difficilmente oggi partirà per Genova con i compagni. Un autentico calvario quello che sta vivendo Totti, cominciato a fine ottobre con un infortunio al bicipite femorale e un problema all’anca che l’hanno tenuto fermo tre settimane. Poi un violento attacco influenzale, a dicembre, e adesso questo nuovo guaio: in totale Francesco ha disputato 223 minuti (due gol), in campionato, tra infortuni e panchine. E 288 in Europa League. Per questo motivo sta riflettendo molto sull’ipotesi di poter giocare un altro anno, rinviando la decisione al termine della stagione. Spalletti sarà quindi costretto ad affidarsi a un attacco con El Shaarawy, Dzeko e Perotti, con Bruno Peres unica alternativa- insieme a Palmieri – come esterno alto.