Roma-Juve è l’ultimo bivio per un posto in Champions. Più per Mourinho che non per Allegri. Se da una parte, lo Special accoglie il nuovo acquisto, Maitland-Niles, e respira un po’, dall’altra deve fare i conti con le assenze e le criticità varie: dalle squalifiche di Mancini e Karsdorp ai problemi dell’ultima ora che hanno colpito Zaniolo, che non sta bene e ieri non si è allenato.
Di sicuro, Mourinho si aspettava di sfidare il suo nemico Max in tutt’altre condizioni. Ma è preparato: squalifiche e defezioni in tempo di Covid sono normali e vanno accettate (almeno Mayoral si è negativizzato e andrà in panchina). Allegri spera di recuperare Dybala (non ha Bonucci, ma Chiellini) e ha pronto Kean, Mourinho punta forte su Abraham, che all’andata è stato a suo modo protagonista, con quel gol (valido) annullato da Orsato per concedere un rigore, poi sbagliato da Veretout. Al suo fianco avrà uno tra Shomurodov e Felix. L’altro dubbio è in mezzo, tra Micki e Veretout: con Maitlannd-Niles, lo Special può optare anche per la difesa a quattro.
Non fare punti oggi significherebbe salutare ogni speranza per il quarto posto, questa è la realtà. Il progetto Roma-Mou andrebbe comunque avanti però con un grosso intoppo e senza i soldi della Champions. Mourinho ha accettato una sfida obiettivamente più complicata. La Roma non ha una rosa da scudetto e può al massimo sperare nel quarto posto, ora per la Roma distante sei punti, per la Juve tre (l’Atalanta ha una partita in meno).
FONTE: Il Messaggero