Mourinho è tornato a San Siro dopo 4293 giorni dalla sua trionfale esperienza in nerazzurro. Sono stati novanta minuti di palpitanti emozioni, ma sul campo la Roma ha rimediato un’altra sconfitta, Mourinho scinde le situazioni: “Sono due cose completamente diverse, che possono coesistere. Il modo in cui mi hanno aspettato qui, il signor Zhang, Marotta e Javier (Zanetti, n.d.r..), il fantastico regalo che mi hanno fatto prima della partita… La gente è stata fantastica con me. Questo è il lato emotivo che non posso nascondere mai e per il quale posso solo dire grazie. Il mio rapporto con l’Inter è eterno, non si nasconde qualcosa del genere. Ma ero venuto qui per vincere, con la mia Roma, per la mia gente che oggi è quella romanista. Non siamo riusciti a vincere la partita, non posso dimenticare. Non posso dimenticare, ma se cancello i primi cinque minuti della partita, ho visto una Roma che ha giocato molto bene, contro una squadra con cui non è facile giocare bene. Nel primo tempo abbiamo avuto due opportunità enormi di fare gol, nella prima occasione ho visto la palla dentro, la seconda di Zaniolo è una grandissima opportunità. Nel secondo tempo la partita stava sempre più dalla nostra parte: controllo, bene il recupero palla, magari senza creare grandi opportunità anche perché i difensori dell’Inter sono fortissimi nell’uno contro uno, ma abbiamo fatto una buona partita. Il secondo gol ovviamente ha cambiato la partita e ha cambiato anche l’arbitro, che tatticamente è stato bravissimo. Ha fatto una partita fino al 2-0 e poi ne ha fatto un’altra. Lui è stato molto bravo“.
Però Di Bello verso la fine del primo tempo lo ha ammonito per proteste. Mourinho ci scherza su: “Per il suo curriculum vitae è una cosa bella un’ammonizione a Mourinho“. Nel prepartita Tiago Pinto era tornato sul tema caldo di Zaniolo. Mourinho ha già dato: “Non parlo più perché la situazione non cambia, è così dall’inizio della stagione e non cambia. Per questo ho detto che l’arbitro è stato tatticamente molto bravo. Tanti gialli che c’erano non sono stati dati, per noi invece è troppo facile rimediare ammonizioni. Dopo il 2-0 la partita è stata un’altra e si può fischiare in un altro modo. Solo un arbitro di qualità può fare questo, lui è un arbitro di qualità”.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo