Il contratto di Radja Nainggolan è un nodo irrisolto, una situazione aperta, è oggetto di dialogo in continua evoluzione. Il centrocampista belga sta per terminare le brevi vacanze natalizie, domani è prevista la ripresa degli allenamenti a Trigoria, si farà trovare più motivato che mai. Comincia il mese della verità per il centrocampista belga, che si aspetta di veder mantenuta la promessa che ha ricevuto dai dirigenti per l’adeguamento del contratto. Se ne è parlato spesso, la questione va avanti da sei mesi, oltre a Sabatini, che oggi non c’è più, anche Pallotta e Baldissoni hanno garantito a Radja che sarebbe stato accontentato. A poche ore dal nuovo anno non ci sono stati aggiornamenti per fissare un incontro. Ma intanto ci sono stati interessamenti nei confronti del giocatore. Almeno cinque club si sono fatti avanti, non solo stranieri. La volontà di Nainggolan è quella di restare alla Roma, ha dimostrato in tante occasioni il suo attaccamento alla società. Sin da quando è arrivato, perchè passando dal Cagliari alla Roma, ha avuto solo 350.000 euro di aumento. Disse no alla Juve per sposare il progetto giallorosso. Questo avvenne nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 2014, poche ore dopo che la Roma perse a Torino contro i bianconeri per 3-0. Nainggolan aveva un impegno con la Juve, lo stracciò per dire sì a Sabatini, che nella notte incontrò il suo procuratore e il direttore sportivo del Cagliari Salerno per chiudere l’operazione.
FEDELTÀ – Nainggolan avrebbe potuto accettare la corte della Juve anche quando era ancora in comproprietà con il Cagliari, ma non lo ha fatto. La Roma ha investito su di lui 27 milioni per averlo a titolo definitivo e la scorsa estate avrebbe potuto realizzare una straordinaria plusvalenza cedendolo a 45 milioni al Chlesea. Sabatini aveva dato mandato a Ramy, il procuratore di Salah, a cederlo. I Blues offrivano 45 milioni e Nainggolan fu autorizzato a trattare con il Chelsea. Sul tavolo c’era per lui un ingaggio da 5,5 milioni. Poi l’affare saltò e la promessa fatta dalla Roma fu quella di diminuire la distanza tra quanto guadagna (3,9) e quanto avrebbe guadagnato (5,5). A Radja basta che la Roma dica che vuole mantenere quella promessa, che poi venga concretizzata adesso o tra qualche mese è lo stesso. Lui la sua scelta l’ha fatta. Vuole restare in giallorosso. E lo ha dimostrato concretamente, anche nei mesi scorsi. Il giorno dopo l’eliminazione dalla Champions League con il Porto, la Roma ha ricevuto un’altra offerta per il belga, ancora dalla Premier, questa volta dall’Arsenal, ma Nainggolan disse no: «Non sono andato via da vincitore, non me ne vado da sconfitto».
DIRITTI D’IMMAGINE – Così ora aspetta la Roma. Che è intenzionata a mantenere la promessa, ma non ha fretta, considerato che il suo contratto scade nel 2020. Ma ora incombe il mercato e cinque grandi club si sono fatti avanti. La Roma però non vuole cedere i suoi giocatori di prima fascia nel mercato di gennaio. L’unico che potrebbe partire è Paredes, che ha diverse offerte dall’estero. La società ha anche preso in considerazione la possibilità di sfruttare i diritti d’immagine di Nainggolan, per far lievitare il suo ingaggio rimanendo nei paletti imposti dal Fair Play Finanziario. Potrebbe essere il modo per sbloccare la situazione. Oggi il belga gestisce in proprio i suoi diritti d’immagine, che diventerebbero fonte d’introito attraverso il marketing della Roma. Come fa la Juve con alcuni suoi giocatori.