Un giovane, che sappia lavorare in squadra e che non diventi in alcun modo una sorta di “padre-padrone” di Trigoria, che sia talent scout ma anche manager: è questo l’identikit che i Friedkin hanno stabilito per il prossimo direttore sportivo della Roma.
La sensazione è che il nome possa essere annunciato nei prossimi giorni, anche se per adesso la società giallorossa mantiene il più stretto riserbo. Quello che però filtra è che Dan e Ryan Friedkin non hanno – e non avranno – alcuna intenzione di lasciare tutto in mano ad un uomo solo al comando ma, anzi, hanno voglia di partecipare in prima persona a tutte le trattative. Il direttore sportivo si confronterà con l’allenatore per la parte calcistica, a tutto il resto penserà la struttura societaria, proprio per non ripetere gli errori del passato.
Anche la figura di Charles Gould, Ceo della Retexo Intelligence, va in questa direzione: collabora con i Friedkin, ma non è e non sarà un consulente alla Baldini, capace più di dividere che di unire. A questo punto non resta che scoprire il nome giusto: dalla Germania segnalano quello di Markus Krösche del Lipsia, dalla Spagna dicono invece che Orta, del Leeds, piace molto, ma non è così avanti con la Roma. Di certo, entrambi parlano bene inglese, anche questa caratteristica importante del nuovo ds: i Friedkin vogliono parlarci direttamente e senza intermediari. Anche in questo caso, il passato insegna.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese / C. Zucchelli