Voglia di stringersi molto più di un po’. Sarà stato l’ effetto Mourinho, o più semplicemente l’astinenza da stadio dopo l’anno e mezzo lontano dagli spalti. Fatto sta che l’Olimpico in versione romanista è tornato a riempirsi come non accadeva da tempo. Nonostante le restrizioni post-pandemiche: metà capienza fino all’ultima sosta per le nazionali, tre quarti da un mese a questa parte. Ma i numeri sono altissimi e certificano una volta di più, ovemai ce ne fosse ancora bisogno, lo straordinario attaccamento del popolo giallorosso alla propria squadra.
Oltre trecentomila spettatori nelle prime nove gare casalinghe, 313.415 per l’esattezza. Più di duecentosedicimila soltanto nelle sei disputate in campionato (con una media di 36.101 per giornata), dei quali centomila circa da quando la capienza degli impianti è stata ampliata al 75 per cento. Nella scia già tracciata le prossime tre partite previste nella Capitale, che portano l’afflusso complessivo – seppure ancora parziale – a quota 410mila.
(…) Come a dire che non sono certo gli ultimi deludenti risultati a placare l’entusiasmo della gente romanista. Nel solco di un’abitudine consolidata. A balzare davanti agli occhi se possibile anche più degli altri, è il dato riguardante l’occupazione dei seggiolini disponibili rispetto alle varie limitazioni: il 91 per cento dello stadio è stato riempito, statistica che cresce ulteriormente se riferita ai soli posti disponibili per i romanisti (con l’esclusione quindi dei settori adibiti alle tifoserie ospiti): 97 per cento. Praticamente l’Olimpico ha fatto registrare quasi sempre il sold out. O meglio, l’impianto adibito alle gare della Roma. (…)
Perfino il paragone con chi gioca in Champions è impietoso: a Milan-Porto erano presenti 39.675 spettatori, mentre per Roma-Bodø ce n’erano 41mila. E se è vero che fra le sette italiane in lizza nelle coppe europee, sono le due milanesi a vantare la maggiore affluenza media, è anche vero che la capienza del Meazza è la maggiore. Discorso simile – ma nel verso opposto – può riguardare Juventus e Atalanta, che utilizzano impianti più piccoli: le rispettive cifre sono lontanissime da quelle vantate dai giallorossi. Parallelo che reggerebbe eccome invece col Napoli: ma nonostante il primato in classifica, al San Paolo la media si ferma a 20mila spettatori. La passione romanista non teme confronti.
FONTE: Il Romanista – F. Pastore