Sabato saranno trascorsi 279 giorni dall’ultima partita giocata da Javier Pastore con la maglia della Roma. Nove mesi guardando i suo compagni di squadra scendere in campo senza poter dare il proprio contributo e sentirsi un calciatore a tutti gli effetti. Ma adesso il Flaco è davvero pronto, contro il Sassuolo finalmente avrà il suo spazio e scenderà in campo per poter di nuovo dire la sua. La rosa di Fonseca è ridotta all’osso per i tanti infortuni (più la squalifica di Villar) tra centrocampo e la trequarti, ecco quindi aprirsi una finestra importante per l’argentino che sarà sicuramente coinvolto dal portoghese nel corso del secondo tempo, anche per dare riposo ai giocatori che poi cinque giorni dopo dovranno scendere in campo per l’andata dei quarti di Europa League. Pastore non è stato inserito nella lista Uefa, un motivo in più per essere impiegato sabato e dare riposo ai titolari.
Ma come sta fisicamente il Flaco? Bene, anzi, benissimo. Perché adesso il trentunenne si è davvero messo alle spalle tutti i problemi cronici all’anca grazie al’lintervento al quale è stato sottoposto lo scorso 11 agosto a Barcellona. Dopo mesi di riabilitazione e allenamenti personalizzati e individuali, ora Pastore è pronto per tornare a essere un calciatore a tutti gli effetti. E in allenamento lo sta dimostrando alla grande. La classe non l’ha mai persa, solo che adesso la sta riproponendo senza più sentire dolori: colpi di tacco, passaggi filtranti con la rabona e giocate da top player. Alcuni dei giocatori più giovani dopo alcuni colpi si sono messi le mani nei capelli.
Pastore è pronto, sabato avrà le sue chance per dimostrare di poter essere utile nelle rotazioni in campionato fino al termine della stagione. Poi il futuro è segnato. Inevitabilmente Javier a giugno dovrà fare le valigie perché la Roma deve togliersi dal monte ingaggi 3,5 milioni netti a stagione che percepirà per altri due anni. L’agente di Pastore si sta muovendo in giro per il mondo per trovare la migliore soluzione: sono arrivati sondaggi dal Qatar e dagli Stati Uniti, ma per il momento niente di concreto. Lo stipendio dell’argentino spaventa tutti, per questo il club giallorosso lo libererà gratis pur costretta alla minusvalenza. La sfortunata avventura di Pastore alla Roma è ai titoli di coda, lui spera di dare il suo addio nel migliore dei modi giocando qualche spezzone di gara e cercando di dare una mano al club che in questi difficili anni gli è sempre stato vicino.
TE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi