Mandrakata o colpo di fortuna? A molti è sembrato assurdo che la Roma decidesse di fare entrare Bove per Mkhitaryan al 47’ del secondo tempo, quando l’arbitro Fabbri aveva concesso 3 minuti di recupero. Invece, a ben guardare, la sostituzione ha avuto il suo peso perché, di default, ha prolungato il recupero di 30 secondi e il calcio d’angolo da cui è poi nato il rigore decisivo è stato battuto sì dopo il 93’ ma in maniera del tutto regolare.
Sarebbe stata una domanda interessante da fare a Mourinho oppure a Foti, che lo ha sostituito in panchina, ma lo Special One non poteva parlare perché squalificato e la Roma ha deciso di mandare in conferenza stampa Cristante – il migliore in campo con Zaniolo – e non il vice allenatore. Magari ce lo spiegheranno più avanti. Oppure resterà un’arma segreta che, spiegata, segreta non sarebbe più.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri