Una delle note più liete della stagione della Roma è la nuova coppia centrale della difesa formata da Smalling e Mancini, due calciatori entrati alla perfezione nel sistema tattico di Fonseca. Il difensore di Pontedera, che ieri si è sposato a Firenze, è arrivato questa estate dall’Atalanta ed è legato ai giallorossi fino al 2024. Da parte del club di Trigoria non c’è perciò alcuna preoccupazione riguardo al futuro di questo giocatore, tra i più stimati da Fonseca per la capacità di apprendere i dettami di una difesa molto diversa da quella attuata da Gasperini.
I dirigenti della società guidata da Pallotta si stanno invece muovendo da settimane per assicurarsi a titolo definitivo Smalling, arrivato in prestito per 3 milioni dal Manchester United negli ultimi giorni del mercato estivo dopo che non era stato neanche convocato da Solskjaer nei primi tre match della Premier.
Il gigante inglese ha immediatamente superato Fazio nelle gerarchie di Fonseca e a suon di buone prestazioni ha convinto il ds Petrachi ad iniziare una trattativa per farlo restare nella Capitale anche nelle prossime stagioni. Smalling, che il mese scorso ha compiuto 30 anni, ha comunicato ai Red Devils l’intenzione di proseguire l’esperienza alla Roma e sta facendo pressione affinchè venga accettata la nuova offerta presentata dai giallorossi.
La prima proposta di Petrachi si era fermata ad una decina di milioni compresi bonus, ma una volta incassata la piena disponibilità a rimanere da parte del giocatore (la sua volontà era comunque chiara da tempo) il dirigente leccese ha alzato l’asticella fino a 15 milioni totali, che andando a sommarsi a quanto pagato in estate si avvicina sensibilmente alla richiesta di 20 milioni formulata dallo United già ad agosto e ribadita nei colloqui più recenti.
Si respira quindi ampia fiducia sul destino di Smalling, le cui prestazioni – è 11° in Serie A per numero di recuperi totali nonostante le quattro partite saltate – non sono passate inosservate. In questo periodo con gli agenti del giocatore si sono fatte avanti diverse squadre, tra cui l’Inter e soprattutto il Milan: ogni tentativo di inserimento è stato però respinto al mittente. Smalling a Roma si trova più che bene sia riguardo al lato sportivo che a quello ambientale e sua moglie, che ha un grande peso specifico in questo tipo di decisioni, si è letteralmente innamorata della Città Eterna.
Petrachi ha apprezzato lo sforzo del classe 1989 -per venire in Italia si è ridotto a poco più di 3 milioni lo stipendio che percepiva al Manchester, una cifra che superava i 4,5 milioni annui – ed ha preparato per lui un contratto di lunga durata: la Roma non potrà di certo riconoscergli lo stesso stipendio che aveva in Premier, ma farà comunque uno sforzo importante per proseguire questo matrimonio.
Intanto dalla Germania sono arrivate le dichiarazioni di Schick, che sta vivendo un momento magico con il Lipsia: «Il futuro non è nelle mie mani. Dipende – ha detto il ceco a Kicker – dalla Roma». A Trigoria tutti sperano nel riscatto da parte dei tedeschi.
FONTE: Il Tempo – F. Bifora