Una Roma a due facce. Da una parte quella bella e concreta, dall’altra quella che in campionato ha praticamente abdicato e, a meno di crolli improvvisi delle altre concorrenti, non arriverà al quarto posto che garantisce la qualificazione alla prossima Champions League. Ma per quali motivi Paulo Fonseca non è riuscito a mostrare ai tifosi la stessa Roma in entrambe le competizioni?
“L’asticella si alza di più in Europa League perché c’è una finale da conquistare, c’è la motivazione che fa la differenza“, la spiegazione di Giuseppe Giannini. “L’obiettivo è a vista – le parole del Principe – e per questo tutti si sono concentrati di più sull’Europa. In Serie A ci sono squadre come Napoli e Atalanta che stanno andando davvero forte, per questo la strada è molto più lunga e difficile. Non serve a niente adesso stare a piangere sul campionato, la gara di Reggio Emilia contro il Sassuolo doveva servire come avvicinamento all’appuntamento più importante della stagione, cioè il doppio incontro con l’Ajax. Capisco la delusione di chi si aspettava una vittoria contro il Sassuolo, ma chi come me ha vissuto da vicino l’ambiente di una squadra, si accorge quando la testa è rivolta di più all’Europa. Il problema è che vedo una squadra lenta, che arriva seconda sul pallone: temo che il problema oggi non sia solo mentale. La cosa positiva è che anche l’Ajax ha un bel po’ di problemi, per questo credo che la Roma se la possa giocare”.
Ne fa una questione tattica e di valori assoluti, invece, Angelo Di Livio. “Credo che in campionato la Roma sia inferiore alle squadre che in questo momento ha sopra di lei in classifica. Se la può giocare con la Lazio, anche se il derby di andata è finito 3-0. Le discussioni dopo Reggio Emilia? I confronti ci sono, ma devono essere momenti di positività. Credo che Fonseca il prossimo anno debba andare via, altrimenti si rischia una polemica al giorno”.
Il problema è di natura tattica per Fabio Petruzzi: «In Europa la Roma non soffre perché si gioca un calcio diverso, più propositivo. Non c’è l’organizzazione tattica che c’è nel campionato italiano, e per questo la Roma è andata a nozze».
Sulla poca incisività del tecnico si concentra anche Ciccio Graziani: “Sono rimasto letteralmente disarmato dalle dichiarazioni di Fonseca dopo il pari contro il Sassuolo: come si fa a dire che c’è soddisfazione dopo una prestazione del genere? Un bel gol preso? Con la difesa della Roma che guarda, sono tutti bei gol quelli presi. In vantaggio 2-1 a 15 minuti dalla fine devi avere la forza di tenere un risultato importante: sono settimane che la Roma prende gol ridicoli. La sensazione è che il primo ad arrendersi in campionato sia stato Fonseca: ormai è chiaro che pensi solo all’Europa League e dietro di lui la squadra, colpevole di continuare a commettere errori clamorosi”.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini