La confidenza col calcio italiano se l’è presa subito, ma per trasformare la Serie A in una riserva di caccia Tammy Abraham ha avuto bisogno di tempo. E di lezioni. Mourinho ha insistito tutti giorni, anche poche ore prima della partita gli ha chiesto “di più”. Ha ottenuto a Empoli un 4-2 vitale per staccare Lazio e Fiorentina, il miglior quarto d’ora della sua squadra, 4 gol prima dell’intervallo. I primi due del numero 9 di Camberwell.
Da un mese Abraham gira al ritmo frenetico di un gol a partita: 7 nelle ultime 7, Coppa Italia compresa. 17 gol ad oggi, tanti quanti ne aveva segnati un anno fa il miglior realizzatore della Roma in tutta la stagione, Borja Mayoral. Lo Special One si è poi dovuto preoccupare della sua Roma bifronte, ricaduta in quelle ansie e in quelle paure che hanno rischiato di compromettere una giornata trionfale, riaprendo una partita chiusa. Il portoghese sa di aver trovato, seppure per un tempo soltanto, la formula magica per la sua Roma: pressing feroce, qualità di passaggi e di scelte, finalizzazione impeccabile. In questa nuova versione della squadra è evidente l’impronta di Sergio Oliveira.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci