Con i possibili innesti di Rui Patricio e Xhaka, la Roma sarebbe perfettamente in grado di lottare per i vertici, ma rispetto alle strategie fin qui portate avanti dalla famiglia Friedkin e dal general manager Tiago Pinto sorprenderebbe per due ragioni: un monte ingaggi lordo da una ottantina di milioni e un’età media di squadra esattamente di 30 anni, con mezza squadra abbondantemente «over».
Mourinho sa bene che, visto il suo passato, il metro con il quale sarà giudicato sarà solo uno, quello delle vittorie. Non è un caso, perciò, che lo Special One abbia detto: «Sto per tuffarmi in questa missione impossibile, cioè definisco impossibile perché la gente mi guarda considerandomi in un solo modo: un vincente».
Proprio vero. In questo senso, sarebbe comprensibile, da parte sua, cercare di ricostruire una sorta di “instant team” come negli anni belli del Chelsea, dell’Inter o del Real Madrid, in cui ha avuto a disposizione calciatori ricchi di esperienza e con un palmares di vittorie che davano le massime garanzie sul fronte della stabilità emotiva.
FONTE: La Gazzetta del.lo Sport – M. Cecchini