Fa quasi impressione, riavvolgere il nastro. Vacanze d’estate invece che di Natale, c’è un brasiliano che subito dopo Ferragosto manda all’aria i piani Champions della Roma, entra in quasi tutte le imprecazioni dei tifosi giallorossi e fa credere che no, la strada non è quella giusta. Un rigore e un cartellino rosso, così aveva Emerson Palmieri dos Santos la sua stagione, nel playoff andata e ritorno con il Porto. Oddio no. Oddio che succede. Succede che quello era il punto più basso della parabola di un calciatore che Spalletti aveva rivoluto con forza a Trigoria, dopo una prima stagione con pochi alti e molti bassi. Per Rudi Garcia Emerson quasi non esisteva. Ora la linea del grafico guarda verso l’alto: Spalletti se l’è presa con i giornalisti che l’«avevano ammazzato». Ma il brasiliano ha messo tanto di suo e tanto di più in una crescita esponenziale che ha prodotto questo numero qui, significativo: Peres a parte, Emerson è l’esterno difensivo della rosa giallorossa che ha giocato più minuti, 788 complessivi, in campionato.
CRESCITA – Traduzione semplice semplice: Mario Rui, il titolare a bocce ferme del ruolo, ora dovrà faticare per riprendersi il posto dopo l’infortunio. Emerson è un giocatore per l’oggi e per il domani. Il riscatto è virtualmente avvenuto, la 12a presenza è già scattata. Soldi ben spesi, questi due milioni di euro. Mancino puro, con grande propensione all’attacco, con il lavoro quotidiano a Trigoria e le «ripetizioni» dello staff tecnico giallorosso il brasiliano ha corretto molto della sua fase difensiva. Per dire: in campionato ha vinto il 77% dei contrasti effettuati, un 4% più di Manolas tanto per fare un esempio. Segnale di buona condizione atletica e di grande predisposizione alla concentrazione.
TRADIZIONE – Chissà se anche di questo avrà parlato con suo fratello. «È il mio idolo, ci sentiamo spesso e ci scambiamo molto consigli», ha raccontato Emerson in una vecchia intervista. Storia curiosa, storia di una famiglia mezza italiana con il pallone nel destino: il fratello, Giovanni Palmieri, è anche lui un laterale sinistro di difesa. Classe 1989, gioca nella Fluminense, in passato ha avuto come compagno di squadra Gerson. L’allievo ha superato il maestro, si potrebbe dire. Emerson ha conquistato la Roma, non è più un numero di una rosa: un Natale fa questo era. Un Natale dopo altro è diventato.