Ha visto blucerchiato e s’è infuriato come il toro quando gli passa davanti un torero col mantello rosso. Ieri sera Shomurodov ha realizzato alla Sampdoria quel gol che nella passata stagione, da ex genoano, non riuscì a segnare. L’ha buttata dentro di forza e caparbietà, ha sbattuto sul muro di D’Aversa e poi ha avuto la forza di abbatterlo, mettendo il pallone all’angolino dopo averlo fatto passare tra un grovigilio di gambe. In caso di vittoria sarebbe stato il gol della svolta collettiva, che in vece non arriva ma può comunque rappresentare molto per il suo percorso nella Roma. Shomurodov ha trovato il primo gol all’Olimpico con la maglia giallorossa. Prima di ieri sera, in questa stagione l’uzbeko aveva segnato due volte ma fuori casa in entrambi i casi: nell’andata del playoff di Conference contro il Trabzonspor e a Venezia.
Per questo, quei sorrisi dopo aver visto lo stadio esplodere – lui è corso ad abbracciare il giovane Bove, che evidentemente deve avergli detto la “parolina” giusta quando è entrato in campo . possono aprire scenari completamente nuovi. “Io il gol lo cerco sempre quando vado in campo – ha dichiarato l’attaccante a fine gara – Mi alleno per questo. Oggi sono stato un po’ fortunato, ma sono contento“. Di sicuro Shomurodov, retrocesso nelle gerarchie dello Special One, si aspettava un girone d’andata più luccicante. Queste 19 partite (solo 4 giocate da titolare) le ha vissute all’ombra prima di Abraham, poi del giovanissimo Felix e infine di Zaniolo.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota