(…) LACUNE E CERTEZZE Fonseca nella partita di esordio ha preferito andare sul sicuro: per dieci undicesimi ha attinto dalla rosa dello scorso anno. Ha lavorato per settimane con giocatori che sono andati via e il principale rinforzo del centrocampo, Veretout, non lo ha ancora potuto provare insieme con i compagni. Ha dovuto plasmare la squadra in corsa, senza interpreti che ritiene fondamentali. Fino a Ferragosto ha lavorato con Dzeko che aveva le valigie pronte e la testa a Milano.
Si è speso molto per convincerlo a restare e oggi il centravanti è una delle poche certezze. La Roma che ha accettato di guidare è ancora precaria e instabile. Deve essere defi nita e completata, in attesa dell’acquisto più importante che invece sarebbe dovuto essere una priorità. La nuova Roma non ha ancora un valore compiuto, è tutto ancora troppo incerto.
Fonseca è arrivato con entusiasmo, consapevole che questa è la grande occasione della sua carriera di allenatore.
Al di là degli interpreti, la Roma deve trovare equilibrio e migliorare la qualità del gioco, ci sono meccanismi e intese da perfezionare. Fonseca lo sa meglio di chiunque altro
FONTE: Il Corriere dello Sport