Errori arbitrali, una difesa che torna a ballare, scelte rivedibili di Spalletti e tanti rimpianti. La Roma in 2 minuti si butta via e per una domenica torna alla versione vintage. Con la sconfitta per 3-2 contro la Samp, infatti, i giallorossi scivolano di nuovo a -4 dalla Juve (-7 se i bianconeri dovessero battere il Crotone l’8 febbraio). Un risultato sorprendente se si pensa che la Samp nel 2017 aveva accumulato 3 sconfitte e 1 pareggio segnando appena 1 gol mentre la Roma veniva da 4 vittorie di fila senza subirne nemmeno uno.
Il risultato di Genova (dove la Roma non vince dal 2013) tuttavia poteva essere diverso senza gli errori arbitrali di Mazzoleni: punizione dubbia dal quale nasce il 3-2 di Muriel e rigore evidente su Dzeko all’ultimo minuto peraltro pure concesso dall’arbitro se il guardalinee La Rocca non avesse segnalato una posizione di offside del bosniaco che invece era in gioco di almeno un metro. Spalletti è chiaro: «La punizione del 3-2 per me non c’è visto che il loro l’attaccante si butta davanti a Rüdiger. Il rigore? Dzeko non è in fuorigioco. È una lettura facile, è una lettura facilissima. La Rocca di Ercolano si è distratto un attimo e ha interpretato male questa situazione. È una scelta che ci disturba». Pure il tecnico però non è esente da critiche. In primis per la scelta di tenere in panchina Manolas per inserire Vermaelen. Anche perché col greco in campo la Roma ha una media di 0,8 gol subiti mentre nelle 5 partite senza di lui la media sale a 1,2. «Ho preferito Vermaelen – si giustifica Spalletti – perché si doveva giocare la palla, è una scelta derivata dalla qualità del suo piede. Ho scelto lui, piuttosto che un altro giocatore con il piede dal lato sbagliato».
Sbagliato anche l’approccio. Nei primi 45’ è scesa in campo una Roma schiacciata, senza nerbo nonostante il 1° gol di Bruno Peres dopo soli cinque minuti che ha portato i giallorossi in vetta per 4 minuti ma che è stato vanificato dal pareggio di Praet bravo a bruciare Strootman al centro dell’area e a segnare la prima rete del 2017 a Szczesny (imbattuto da 344’). Nella ripresa nonostante il nuovo vantaggio di Dzeko (tornato al gol in trasferta dopo 3 mesi) ecco il black out in 120 secondi: errore di De Rossi e rete del quasi ex Schick (a un passo dalla Roma in estate), poi la punizione di un Muriel formato fenomeno deviata da Nainggolan. «Dopo il vantaggio non abbiamo mostrato maturità nella gestione – spiega Spalletti – Nel 2° tempo ci eravamo ripresi ma poi ci sono stati 2-3 minuti di cattiva gestione. Non siamo stati svelti nella lettura delle situazioni». Nemmeno Totti, autore di due assist sublimi nel finale, è riuscito a ribaltare il risultato come accaduto all’andata. «Ma una sconfitta non deve cambiare il nostro cammino – avvisa Fazio – Disuniti? No, solo sfortunati. La punizione non c’era e il gol subito può succedere. Questo è il calcio, può succedere come la decisione sbagliata dell’arbitro sulla punizione che non c’era e sul rigore che invece c’era»