Con la vittoria per 3-1 contro il Chievo si chiude l’anno dell’Olimpico diventato fortezza inespugnabile: mai nel 2016 la Roma ha perso nel suo stadio (16 vittorie, 4 pareggi), raggiungendo nell’aria di casa il record delle 13 vittorie consecutive (compresa però quella nel derby con la Lazio padrona di casa) come era successo solo nel 1930, sempre segnando almeno un gol (El Shaarawy ha messo a segno la cinquantesima rete casalinga dell’anno, Dzeko la numero 26, Perotti la 27 dei secondi tempi per ribadire il primato di squadra italiana più prolifica nella ripresa).
Numeri molto importanti che posso far sorridere Luciano Spalletti. E il tecnico giallorosso, provando a dribblare ancora i sussurri sul prolungamento del suo futuro romano, si gode questa vittoria con tanto di secondo posto consolidato dal pareggio del Napoli (ora a -3) a Firenze e dalla sconfitta della Lazio (a -4) a Milano con l’Inter. «Una vittoria meritatissima. Faccio i complimenti ai ragazzi perché era una gara a rischio dopo la partita precedente, e invece l’hanno dominata dal primo all’ultimo minuto portando a casa il risultato. Alla fine sono andato a omaggiare la curva perché questa è sempre casa nostra e chi ci sostiene fa la differenza». Immancabile l’accenno al tormentone del contratto: «Non è un problema. L’importante è che la Roma faccia bene e che abbia mostrato personalità e convinzione nel vincere la partita».
In campo dal primo minuto Stephan El Sharawy è contento di esser tornato al gol su punizione, ma soprattutto della prestazione collettiva: «Dopo lo stop con la Juve sono arrivate risposte rassicuranti dalla cattiveria, dall’attenzione, dalla voglia di fare gol che abbiamo messo in campo. Siamo molto contenti, adesso ci godiamo le feste e poi ripartiremo con ancora più fiducia. Negli ultimi tempi mi è mancata la continuità dei 90 minuti, ma sono rimasto sempre molto sereno e oggi che ho potuto giocare dall’inizio mi sembra di aver offerto una buona prestazione. Il secondo posto ci dà consapevolezza di dover pensare solo al nostro percorso, all’obbligo di non perdere punti per strada e magari a sperare in qualche passo falso della Juventus per avvicinarla». Con Salah che sarà lontano da Roma un mese per la Coppa d’Africa si apre un posto sulla fascia destra, anche se Spalletti ha detto che nessuno gli ha dato la propria disponibilità a giocare da quella parte. «Per me non è un problema, siamo giocatori di serie A che devono saper interpretare ciò che serve alla squadra. Mi metto a disposizione, anche se Pe- rotti questa sera da quella parte ha giocato bene e si è pure guadagnato un rigore».