Quel rosso sventolato in faccia a Pedro da Maresca di Napoli grida ancora vendetta. Era il 6 dicembre e la Roma, reduce dal pesante ko del San Paolo, veniva fermata sullo 0-0 dal Sassuolo e da alcune decisioni arbitrali a dir poco discutibili: un gol annullato a Mkhitaryan e, soprattutto, la mancata espulsione di Obiang nel secondo tempo per un brutto fallo su Pellegrini.
Quel giorno il canario era costretto a terminare anzitempo la sua partita per la doppia ammonizione, già al 41′ del primo tempo, e per l’ex Barcellona la partita ha rappresentato (con il senno di poi) uno spartiacque importante. Con l’inizio del 2021 sono subentrati anche gli infortuni a mettergli i bastoni fra le ruote: due guai muscolari di seguito che, seppur non gravi, lo hanno costretto a saltare sei partite di campionato.
Il suo rendimento, letteralmente devastante nei primi tre mesi italiani, ha avuto un’evidente involuzione. Basterebbero anche solo i numeri a testimoniarlo: quattro e gol e quattro assist tra campionato ed Europa League fino all’inizio di dicembre; a seguire, un gol e un assist.
Un girone più tardi, l’unico calciatore capace di vincere tutti i principali trofei internazionali (e non sono quelli) si ritrova di nuovo di fronte la squadra allenata da De Zerbi: la voglia di riscattare quell’espulsione e di ritornare ai livelli dello scorso autunno è tanta, ma al momento Pedro dovrà giocarsi il posto con Carles Perez ed El Shaarawy (immaginando che Pellegrini, data la squalifica di Villar, al Mapei venga arretrato sulla linea di centrocampo).
Del resto, dietro l’angolo ci sono i prestigiosi quarti di finale di Europa League con l’Ajax: lui, che il trofeo – neanche a dirlo – l’ha vinto, è chiamato a guidare i compagni meno esperti, ai quali potrebbero tremare un po’ le gambe. (…9
FONTE: Il Romanista – L. Latini