La tentazione è grande. Anche ieri Di Francesco ha provato per l’intera seduta di allenamento il 3-4-2-1 che in fase difensiva si trasforma in un più accorto 5-4-1, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Lo stesso modulo adottato contro il Barcellona e quello che più sorprende, con gli stessi uomini utilizzati contro i catalani. Questo almeno rimanendo alle esercitazioni di ieri. Nonostante Under e Pellegrini non abbiano perso le speranze di riuscire a strappare un posto da titolare in extremis, le gerarchie, ieri sera, sembravano ben delineate.
Mai nella stagione il tecnico ha schierato per due partite di fila la stessa formazione. Di Francesco, però, intende sfruttare l’euforia che ha regalato l’impresa. Roma e Lazio sono appaiate in classifica ma i giallorossi, in virtù del successo dell’andata per 2-1, rimangono ancora terzi. A tallonare la coppia, c’è l’Inter di Spalletti, lontana appena una lunghezza. Una delle tre – a meno di ulteriori exploit della Roma in Champions – rimarrà fuori l’anno prossimo dalla maggiore competizione per club. Un paradosso con il quale deve fare i conti Eusebio. Che non si fida, nonostante il clamoroso ko di Salisburgo, della squadra di Inzaghi.
I biancocelesti hanno perso le ultime tre sfide di campionato da squadra ospitante (mai nella storia, a Formello, sono arrivati a perderne quattro di seguito) e la Roma si presenta all’appuntamento con una sola sconfitta nelle gare giocate in trasferta in serie A, ma Immobile e compagni preoccupano per la facilità con la quale riescono a segnare. Domani sera all’Olimpico, si incroceranno il miglior attacco del campionato (quello biancoceleste con 75 reti all’attivo) contro la squadra, la Roma, che ha tentato invece più conclusioni in porta (558).