La Roma B blinda la Champions con un’altra trasferta perfetta. Di Francesco, in totale emergenza, attinge al pozzo della rosa giallorossa, trovando ricambi freschi dopo le fatiche di coppa e risorse inaspettate. Vedi Capradossi, titolare all’improvviso a Cagliari dopo il forfait nel riscaldamento di Manolas, costretto ad abbandonare il campo per un risentimento al quadricipite della coscia destra da valutare domani alla ripresa in vista della Juve (zoppicava vistosamente). Il difensore ugandese, naturalizzato italiano e romano d’adozione, all’esordio in A – dopo 34 presenze in B in un anno e mezzo al Bari – fa bella figura nonostante il poco preavviso: «Non me l’aspettavo, è stata una grande emozione ed è andata nel migliore dei modi. Tutti mi hanno aiutato con parole di incitamento come “sei forte, farai bene”, mi sono stati vicini. È sempre stato il mio sogno, sono di Roma e della Roma. Ora Higuain? Non lo so, vediamo… ».
Il papà lo portava a vedere le partite di rugby da bambino, ma lui ha scelto il calcio ed è cresciuto nel vivaio di Trigoria. A 22 anni si è fatto trovare pronto, anche se non giocava una gara ufficiale dallo scorso dicembre e a lungo andare la stanchezza si è fatta sentire: il debuttante è uscito per crampi al 70’ ed è dovuto entrare Silva, che il battesimo in giallorosso l’aveva fatto appena a Ferara con la Spal. Il segno evidente che Di Francesco può contare su una rosa profonda. E per fortuna, perché la coperta era corta, con Strootman, Perotti (loro due possono recuperare per domenica), Defrel e Karsdorp a casa, Pellegrini e Manolas in panchina solo per fare pre- senza (il centrocampista si è arreso per il riacutizzarsi di un problema cronico all’adduttore) e Jesus squalificato. Nel momento del bisogno sono arrivati i rinforzi da dietro le quinte e la Roma ha potuto strappare tre punti fondamentali. Ne manca solo uno per brindare alla Champions.
Intanto festeggia l’11esima vittoria in trasferta, 39 in tutto i punti fatti lontano quest’anno, merito (anche) di una difesa che subisce pochissimi gol: 9 in 18 gare, meno di tutti in Serie A. Numeri importanti per il bunker giallorosso guidato da uno strepitoso Alisson, sempre pronto a «proteggere» i suoi compagni, soprattutto i connazionali brasiliani: dopo aver parato contro il Chievo il rigore procurato dall’amico Juan Jesus, a Cagliari si esibisce in un intervento miracoloso sul quasi autogol di Bruno Peres (un altro infortunato di giornata: guaio al flessore destro). Under con un tiro da biliardo ha fatto il resto: «Sono felice di aver fatto un gol importante. Ora vogliamo andare fino in fondo». Arriva l’avversario «preferito» di Nainggolan, la Juventus: «Sarà una battaglia per l’onore: dipende da noi».