“Voglio vincere con la Roma. E Alisson resta”. Se la prima cosa era abbastanza scontata, sulla seconda Eusebio Di Francesco continua ad esporsi, ma la realtà è che la Roma deve ancora mettersi a parlare con il brasiliano e il suo agente. Intanto, a margine del premio Bearzot che Di Francesco riceve nel salone d’onore del Coni, il tecnico della Roma parla anche della mancata convocazione di Nainggolan con il Belgio: “Mi dispiace per lui, ma era nell’aria. Il fatto che fosse stato convocato in maniera alterna poteva far pensare al fatto che non venisse convocato. È anche il sistema di gioco che adotta il Belgio che non lo aiuta. È un giocatore importante, poi sono scelte del tecnico”.
ALLEGRI E SARRI — A proposito di tecnici, Di Francesco parla anche di quelli che lo hanno preceduto in classifica: “Allegri ha fatto qualcosa di straordinario, non è mai facile vincere. Ha fatto un cammino straordinario, con un pensiero diverso da Sarri: nella gestione del gruppo assomiglio a lui, nel modo di stare in campo forse più a Sarri. Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro – aggiunge – così come Gasperini”. Capitolo rinnovo: prima di partire per le vacanze si vedrà con la società ma, ammette Di Francesco, “è l’ultimo dei problemi, troveremo sicuramente un accordo. Non abbiamo nemmeno parlato, quello che è più importante è capire cosa fare per migliorarci. Il bene della Roma è in campo ma anche fuori, vogliamo migliorare insieme”. Accanto a lui il direttore generale Baldissoni: “Con Eusebio parliamo di cosa occorre fare per crescere, abbiamo idee analoghe. Vogliamo continuare insieme. C’è tanto da fare per riportare il calcio italiano dove merita stare. Il percorso iniziato nel campo e fuori è chiaro, guarda ad una competizione globale: per attrarre calciatori e partner globali, che poi consentono di portare i calciatori. Vogliamo continuare a farlo, cercheremo di riuscirci. Il percorso in Europa ha dimostrato che in certi contesti bisogna presentarsi sapendo di essere protagonisti, indipendentemente dalle aspettative”.