Qualcuno ha già iniziato, dando l’esempio. Qualcun altro si è tagliato le ferie pur di ricominciare con i compagni. La stagione della Roma riparte da Villa Stuart: appuntamento domani, le prime visite in attesa del raduno. L’attesa dei tifosi che hanno già esaurito la Curva Sud e portato a 20mila le tessere staccate per la prossima stagione sta per essere soddisfatta: domenica Trigoria si riempirà di nuovo, cena e notte insieme, per ripartire lunedì. Ma domani, chi non è stato impegnato con le nazionali ci sarà. Sarà il primo giorno per Schick, ad esempio. Ma anche di chi come Gerson e Juan Jesus non è affatto sicuro che resterà alla Roma anche la prossima stagione. Di certo ci sarà Lorenzo Pellegrini: lui, impegnato nei primi test dell’Italia di Mancini, avrebbe avuto diritto di rientrare con calma, come Dzeko e Strootman. E il matrimonio del mese scorso in questo senso sembrava un motivo in più per prendersi tutto il tempo utile. Ma ha voluto anticipare di qualche ora, facendosi trovare pronto già domani: sabato sarà anche in campo, in una prima ripresa degli allenamenti che anticiperà di 24 ore quella collettiva.
Chi forse a Trigoria non metterà più piede è Alisson. I discorsi tra il portiere e le società che lo cercano sono fermi, in rispetto di una sorta di tregua da Mondiale. Non quelli tra le società: la Roma è in contatto sia col Real che con il Chelsea. I blancos, forti del consenso del calciatore, volano basso: per ora da Madrid non si sono spinti oltre i 50 milioni di valutazione, troppo pochi per la Roma. Che con la cessione del proprio portiere conta di portare a casa qualcosa come 70/ 75 milioni di euro, più o meno quello che – secondo fonti non ufficiali – sarebbe pronto a spendere il Chelsea, che sa già di aver perso Courtois (subito o tra un anno a costo zero). La speranza romanista è che un exploit in Russia del numero 1 ne faccia impennare anche la valutazione. Fino a oggi invee l’effetto è stato l’opposto, visto che le prove col Brasile hanno convinto Florentino che un investimento troppo oneroso non valga la pena farlo. Poi c’è Florenzi: rinnovo in stallo, le parti faticano a trovare un accordo. L’Inter aspetta: ma lo vorrebbe a zero, tra un anno.