Il secondo portiere è arrivato da un paio di settimane (Mirante). Il terzo, a sorpresa, è stato ufficializzato ieri da Monchi. Si tratta di Fuzato, 21enne ormai ex Palmeiras (costo: 500mila euro) che pur avendo una presenza con l’Under 20 brasiliana, non ha mai esordito tra i professionisti. E potrebbe non finire qui: si monitora anche Brazao (classe 2000) del Cruzeiro, eletto miglior portiere del Mondiale Under 17. Sul titolare (Alisson), invece, ancora non ci sono certezze. Non le può dare nemmeno il ds spagnolo che continua a ripetere, ad ogni occasione che gli si presenta, «di non aver ricevuto offerte ufficiali». Ufficiali no ma ufficiose sì visto che ha incontrato a più riprese gli intermediari che si stanno occupando della trattativa con il Real Madrid. La situazione è sempre quella: l’offerta dei Blancos (che hanno il sì del brasiliano) è di 50 milioni più 10 di bonus. Lontana dalla richiesta della Roma (75). Uno stallo che rischia di perdurare sino a quando Alisson non farà una mossa. O direttamente con il club giallorosso oppure pubblicamente, spiegando cosa vuole fare e non trincerandosi più dietro a frasi di circostanza.
PARTITA A SCACCHI – Una cosa è certa: chi sperava, tra gli intermediari che si stanno occupando da settimane della trattativa, di convincere Florentino Perez ad avvicinarsi alle richieste di Monchi facendo leva sul fatto che il Real stava acquistando il portiere campione del mondo, da venerdì sera, con l’eliminazione della Seleçao, s’è messo l’anima in pace. Difficilmente, con il sì del portiere già in tasca, gli spagnoli si muoveranno dai 60 milioni. E altrettanto difficilmente, a meno che la prestazione contro il Brasile non abbia cambiato drasticamente gli umori e le idee del direttore generale esecutivo José Angel Sanchez (il vero sponsor di Alisson al Real Madrid), virerà su Courtois che, con un anno d’anticipo in Spagna danno a parametro zero all’Atletico Madrid nella stagione 2019-20, pronto a sua volta a cedere tra 12 mesi Oblak in Premier (Liverpool). La palla, quindi, passa al ragazzo di Novo Hamburgo e alla Roma. Che non avendo esigenza di cederlo – a meno che all’orizzonte non si profilino reali e convincenti offerte (Chelsea) – potrebbe decidere di tenerlo, riproponendo il contratto da 3,5 milioni più i diritti d’immagine, offertogli prima del mondiale, dando così seguito alle parole di Monchi di ieri: «La nostra idea è che Alisson ora va in vacanza e rientrerà in squadra una volta che le avrà terminate. Se ci saranno novità, le valuteremo».
TUTTI IN CAMPO – Più passa il tempo e più il ds appare padrone della situazione. Anche ieri, a margine del primo allenamento svolto da parte del gruppo a Trigoria, approfittando della presentazione di Bianda e Coric («Sono un esempio di quello che la Roma vuole fare nel futuro») ha fatto il punto della situazione sul mercato. In primis ha confermato come non esista «nessun ultimatum per Florenzi» e come la situazione sia in stallo: «Non ci sono passi in avanti. Noi abbiamo fatto una buona offerta, credo sia giusta e importante. Sto lottando ogni giorno per farlo rinnovare ma capisco anche che la sua richiesta sia superiore». Poi, dopo aver negato l’interesse per Mertens, s’è lasciato aperto uno spiraglio per Ziyech: «Non posso dire al 100% che non sia un obiettivo concreto ma oggi nel suo ruolo abbiamo tanti giocatori». Tradotto: per prenderlo, dovrebbe partire qualcuno