Il charter della Roma, a metà mattinata, volerà negli States. Destinazione San Diego, dove comincia la tournée che comprenderà anche le tappe di Dallas e New York e che vedrà i giallorossi, nella International Champions Cup, contro il Tottenham (26 luglio), il Barcellona (1 agosto) e il Real Madrid (8 agosto). Di Francesco ha convocato 26 giocatori. Il gruppo, dunque, è numericamente abbondante. Non è, però, quello definitivo. Prima dell’inizio del campionato (18-19 agosto) usciranno dalla rosa alcuni giovani e qualche calciatore in esubero. Entreranno, invece, il nuovo portiere Olsen, il più abbordabile, e l’esterno alto Malcom che, cronologicamente, sarà l’undicesimo acquisto di Monchi.
ROSA PROVVISORIA – I nuovi, per ora, sono ancora dieci. E sintetizzano quella che il ds ritiene la rivoluzione necessaria per far restare la Roma almeno nella zona Champions (1°/4° posto). In nove (manca Zaniolo, attualmente con l’Under 19), saliranno stamattina sull’aereo per gli Usa. Di loro, però, solo uno/due sono titolari: Pastore e forse Cristante. Raddoppieranno quando saranno a disposizione di Di Francesco anche Olsen e Malcom. Oggi, per nove-undicesimi, è il 4-3-3 della scorsa stagione. Escono, dalla formazione base, i top player Alisson e Nainggolan. Ma fare il paragone con l’ultimo campionato sarebbe sbagliato. Adesso nessuno sa se la squadra sarà più o meno forte e se il gap (-18 punti dalla Juve campione, senza CR7) ridotto o addirittura azzerato. L’assetto è chiaramente incompleto: mancano il portiere titolare e l’esterno offensivo. Lo diventerà, invece, quando Olsen e Malcom raggiungeranno l’allenatore e i compagni negli States. La panchina, di sicuro, è migliore, arricchita nella fisicità e ringiovanita nell’età. E il percorso intrigante: Kluivert è il talentino su cui puntare forte, Fuzato, Bianda, Coric e Zaniolo sono i ragazzi da svezzare, avendo come priorità la pazienza, Mirante, Marcano e Santon portano nella Capitale la loro esperienza.
BILANCIO AD PERSONAM – Di Francesco, comunque, parte in vantaggio rispetto a 12 mesi fa. Il gruppo c’è. E, a differenza di quanto avvenne per una settimana a Pinzolo nell’estate passata, lo ha potuto allenare. E per il doppio dei giorni. La preparazione precampionato stavolta è stata più utile e di conseguenza più efficace, con il coinvolgimento nel lavoro quotidiano della maggior parte degli interpreti che parteciperanno alla nuova stagione. I test contro il Latina e l’Avellino hanno già offerto qualche indicazione. Schick sta bene, Karsdorp ancora no. Sono gli acquisti che l’anno scorso hanno fatto cilecca per motivi fisici e che quindi è come se fossero appena arrivati. Sono in corsa per essere titolari. Il ceco, pur dovendo sfidare il totem Dzeko, è avanti (4 reti in 2 test), l’olandese invece in chiaro ritardo. Non c’è da stupirsi: l’attaccante ha usato il mese di ferie per mettersi in forma, il difensore per il viaggio di nozze. Il terzino destro resta Florenzi, in attesa del rinnovo di contratto. Confermata la vecchia linea a 4, senza però Alisson a fare da guardiano e da guida.
NUOVA OPZIONE – Ok pure Luca Pellegrini che si mette in scia di Kolarov. E si è presentato da professionista esemplare Marcano. Di Francesco, valutata l’affidabilità del nuovo centrale, non scarta la difesa a 3. Venerdì ha addirittura provato il 3-3-4, affiancando Defrel a Schick. E’ la formula che, difendendo con il 3-5-2, permette all’allenatore di schierare insieme i due centravanti Dzeko e Schick. I partenti per gli Usa sono 24 (Kolarov e Fazio si aggregheranno il 25 luglio e salteranno il Tottenham). Tra loro Juan Jesus, Perotti ed El Shaarawy che sono in bilico (uno dei due attaccanti è di troppo). Come Gonalons, se sbarcherà N’Zonzi. Ecco il gruppo per la tournée (escluso al fotofinisch Defrel). Portieri: Mirante, Fuzato, Cardinali; difensori Karsdorp, Lu. Pellegrini, Jesus, Kolarov, Marcano, Santon, Fazio, Florenzi, Manolas, Bianda. Centrocampisti: Cristante, Strootman, Lo. Pellegrini, De Rossi, Coric, Gonalons, Pastore. Attaccanti: Perotti, Dzeko, Schick, Under, Kluivert, El Shaarawy.