Quella che sta per iniziare sarà la sua sesta stagione in giallorosso. 101 presenze e 10 reti il bilancio ad oggi di Kevin Strootman alla Roma. Sei anni molto diversi tra loro, anche stagioni nelle quali gli infortuni hanno reso tutto difficile. Oggi il centrocampista olandese è entrato a far parte del cosiddetto gruppo dei senatori, di quei calciatori che hanno grandi responsabilità, sia dentro che fuori dal campo. “Lo scorso anno non ho fatto una buona stagione”, le sue parole durante l’esclusiva: “Quest’anno voglio migliorare”. Va dritto al punto, Kevin. Senza giri di parole e senza scuse.
La preparazione è terminata. Che impressione ha della squadra a poche ore dall’inizio del campionato? “Abbiamo lavorato bene in questo inizio stagione, sia qui sia in America. Però è difficile fare un bilancio ora. Stiamo aspettando la prima di campionato… ma secondo me siamo pronti”.
Sesta stagione in giallorosso, sente una responsabilità maggiore rispetto agli anni precedenti? “Io ho sempre sentito la responsabilità, sin dal mio primo anno. Ho dato ogni volta il 100%, anche se ci sono giocatori con più partite con la maglia della Roma di me. Io voglio di più”.
È il secondo anno di Di Francesco sulla panchina Della Roma. Rispetto alla passata stagione la preparazione è stata più lunga ed il mister ha potuto lavorare con quasi tutti gli effettivi. è stato certamente un vantaggio per voi… “Certo, è stato molto importante per il mister poter cominciare a lavorare con la rosa praticamente al completo sin dal primo giorno di ritiro. Abbiamo passato almeno 6 settimane insieme, prima a Trigoria e poi in America. Un periodo lungo dove il tecnico ha continuato a preparare il suo gioco. Abbiamo fatto una buona stagione l’anno scorso, ma possiamo migliorare ancora; sappiamo cosa dobbiamo fare per crescere”.
Tra i nuovi arrivati c’è un suo connazionale. Un giovane con prospettive importanti: Justin Kluivert. Ora che vi siete allenati insieme, che giocatore è l’olandese? “È un giocatore giovane e forte. Un grande colpo per la Roma. Deve ancora conoscere il calcio italiano e quando imparerà la lingua sarà ancora più facile il suo inserimento. Sicuramente ha ampi margini di miglioramento e sta facendo bene. È molto veloce nell’uno contro uno e si vede che ha tante qualità. Può dare tanto a centrocampo”.
Sempre parlando dei nuovi acquisti, che impressione le ha fatto il suo collega di reparto Cristante? “Fisicamente è un giocatore molto forte, ancora giovane, ma con esperienza in Serie A e quindi sa già da ora cosa deve fare. Un ragazzo di grande futuro per il calcio italiano e per la Roma. Si è già inserito bene nel gruppo. Lo scorso anno lo conoscevamo bene, nell’Atalanta ha sempre dato fastidio”.
Sempre a centrocampo, è arrivato un campione del mondo come Steven Nzonzi. Un grande colpo per la Roma… “L’abbiamo preso solo pochi giorni fa, altre squadre lo volevano, ma ha scelto la Roma ed è un bel segnale per noi. È un giocatore esperto e può dare tanto alla Roma. Sono tanti i centrocampisti in rosa, però è meglio perché possiamo giocare tutti, ci aspettano tante partite”.
In America vi siete confrontati con alcuni dei maggiori top club europei. 1 vittoria e 2 sconfitte ma, al di là dei risultati, cosa hanno detto i confronti con Tottenham, Barcellona e Real Madrid? “Le amichevoli precampionato non dicono tanto. Alcune cose le abbiamo fatte bene ed altre meno, ma abbiamo avuto questi dieci giorni per lavorarci su e migliorare. Noi abbiamo la certezza di aver lavorato bene. Ma comunque rimangono amichevoli, l’unica cosa che conta è la prima giornata di campionato”.
Dopo la gara con il Real Madrid Di Francesco ha detto che la prestazione è stata influenzata dai carichi di lavoro svolti nei giorni precedenti. Come si presenterà la Roma ai nastri di partenza e come ci arrivate dal punto di vista mentale? “Difficile dire se mentalmente la squadra sia pronta, si verificherà solo in campo. Ma penso che siamo pronti. Dal punta di vista fisico invece abbiamo lavorato duramente e non ci sono incognite. A Roma in questo periodo parliamo sempre di lottare per lo scudetto, ma dobbiamo farlo vedere in campo”.
Parliamo allora dell’esordio in campionato: quanto è complicato giocare la prima gara in trasferta, a Torino… “Non sarà un problema iniziare in trasferta, non cambia nulla. Dobbiamo incontrare tutte le squadre due volte, una in casa e una in trasferta”.
Il Torino ha già iniziato la sua stagione ufficiale giocando in Coppa Italia, questa può essere un’ulteriore insidia della gara di domenica? “È una squadra forte, è sempre difficile vincere all’Olimpico di Torino. Non sarà facile neanche quest’anno. Bisognerà stare attenti per tutti i novanta minuti”.
In assoluto che campionato si aspetta? come vede le altre squadre? “Difficile dirlo prima che parta. È meglio pensare a noi e a quello che possiamo fare. Molte squadre si sono rinforzate, la Juventus con l’arrivo di Cristiano Ronaldo è ancora più temibile, anche noi siamo forti e dobbiamo iniziare bene”.
Per chiudere, cosa sarebbe disposto a fare pur di poter vincere con la maglia della Roma? “Ci vediamo a fine stagione, organizziamo una intervista e mi fai la stessa domanda. Ti va? Scherzi a parte, io non ho vinto ancora nulla con la maglia della Roma, però lavoriamo forte per riuscire a vincere”.