È già tempo di esami in casa romanista. È bastato un pareggio contro l’Atalanta per mettere in discussione tutto il lavoro fatto, soprattutto dal punto di vista tattico.
C’è bisogno di una reazione immediata, per non perdere contatto con la vetta, e per questo motivo Eusebio Di Francesco è pronto a cambiare pelle alla sua squadra già da questa sera contro il Milan, a San Siro (ore 20,30 e diretta pay tv su Sky): «Siamo solo alla seconda giornata – le parole del tecnico – e facciamo processi: mi sembra prematuro. Io devo trovare le soluzioni e se vedo qualcosa che non va devo cambiare, il che non vuol dire rinnegare quello che si è fatto finora. (…) Chi non osa non sbaglia mai, io mi prendo le mie responsabilità e questa squadra può giocare in molti modi».
Il 4-3-3, insomma, non è più l’unico modulo da cui partire, anche se in fondo al cuore del tecnico abruzzese rimane il preferito: «Posso cambiare sistema di gioco: De Rossi e Nzonzi sono andati bene in coppia, la gara contro l’Atalanta non è un esame definitivo ma hanno dimostrato di poter coesistere».
(…) I dubbi di formazione sono molti. Se contro il Milan si ripartirà dal 4-2-3-1, con Pastore trequartista alle spalle di Dzeko, rimarranno fuori Pellegrini e Cristante, con il doppio ballottaggio tra El Shaarawy e Kluivert da una parte e quello tra Cengiz e Schick dall’altra. Tra le poche concessioni di Di Francesco c’è l’investitura per Karsdorp («È pronto e può giocare dall’inizio, anche se non so quanti minuti ha nelle gambe»), che farà il suo esordio da titolare al posto di Florenzi (ginocchio), non convocato come Perotti (caviglia) e Mirante (problema cervicale).