Stando a quanto stilato dall’Osservatorio sul calcio, Bryan Cristante è il terzo miglior acquisto d’Europa rapportando la qualità al prezzo. Pagato dalla Roma 30 milioni, la sua valutazione secondo il Cies sarebbe di 49,9. Fin qui i numeri, basati sulla fredda valutazione delle prestazioni della scorsa stagione e del prezzo di mercato strappato da Monchi nella trattativa con l’Atalanta. Al momento, però, il campo racconta un’altra storia: Cristante ha avuto un impatto positivo entrando nel secondo tempo a Torino nell’unica vittoria della Roma in questo campionato, ma è sbiadito nelle due performance incolore che la squadra ha offerte nelle gare successive. Da un acquisto valutato in maniera così lusinghiera dall’Osservatorio sul calcio è lecito attendersi di più, ma non c’è solo questo. A mettere il rendimento di Bryan sotto la lente d’ingrandimento è anche il fatto che per fargli posto la società ha rinunciato a due senatori come Strootman e Nainggolan. La sosta per le nazionali non ha certo giovato al morale del centrocampista friulano reduce dalla sconfitta con il Portogallo. Ma è già tempo di voltare pagina: domenica Cristante, complice l’assenza di Pastore per infortunio, tornerà al centro del progetto di Di Francesco che si affiderà nuovamente al 4-3-3. L’ex atalantino agirà da mezzala al fianco di uno tra De Rossi e Nzonzi, mentre la terza maglia della mediana dovrebbe finire sulla spalle di Pellegrini, altro giovane giallorosso in cerca di riscatto. Il morale di Lorenzo, se possibile, è ancor più cupo di quello di Bryan: l’apparizione in azzurro con la Polonia è stata nettamente insufficiente e nell’ambiente della Capitale sta cominciando a diffondersi la sensazione che la sua crescita si sia fermata. Lo scorso anno gli è mancata la continuità, ma aveva l’alibi della concorrenza nel ruolo. Adesso è il suo momento: Pellegrini deve prendersi sulle spalle la Roma nonostante la giovane età (22 anni), considerato che la società ha puntato su di lui per costituire con Cristante una coppia di mezze ali italiana, giovane e forte. La Roma e Mancini aspettano che il tandem sbocci, per ritrovarsi con due certezze nel cuore del proprio gioco.
UN LAUREATO ALL’ATTACCO – La sosta per le nazionali è stata davvero sfortunata per la Roma (che intanto a Trigoria avvia la costruzione di un nuovo campo di allenamento): accanto ai giocatori che hanno riportato un brutto colpo nel morale per risultati e prestazioni, c’è anche chi, nonostante un gol diventato virale, è tornato acciaccato. È il caso di Patrik Schick che dopo la rete da copertina con la Repubblica Ceca ha rimediato una piccola lesione all’inguine in allenamento. Le condizioni dell’attaccante non destano preoccupazioni al punto che potrebbe figurare tra i convocati anti-Chievo. Sembra, però, difficile, che il ceco possa contendere la maglia da titolare a Edin Dzeko (autore del gol partita nell’1-0 della Bosnia con l’Austria), fresco di laurea in Managment dello sport presso la facoltà di Sport ed educazione fisica di Sarajevo. Gol e infortunio per Manolas in Ungheria-Grecia 2-1: il difensore è uscito al 50′ dopo un fallo di Sallai, oggi gli accertamenti.