Stretto nella morsa dei fratelli Inzaghi (oggi il Bologna di Pippo, sabato prossimo il derby contro Simone che arriverà dopo l’infrasettimanale con il Frosinone) inizia la settimana più lunga di Di Francesco. Nonostante la squadra sia dalla sua parte, il tecnico è consapevole che dopo cinque gare stagionali,dove la Roma ha vinto solo una volta a Torino, per mettere a tacere il malumore che serpeggia nella tifoseria (e non solo), serve una vittoria. Eusebio indica la via: «Deve scattarci qualcosa, questa squadra deve ritrovare il prima possibile il fuoco dentro e sta a me farglielo tirare fuori. Lo scorso anno c’era una grande compattezza e la sensazione adesso è che sia venuta meno. Corriamo poco? Può sembrare ma non è così. Magari si corre male o in maniera poco costruttiva, ma fisicamente ci siamo.La testa? Si può e si deve allenare». In tal senso in settimana ha parlato con il gruppo,per poi intrattenersi anche in una riunione privata,nella giornata di giovedì, con i senatori dello spogliatoio. Il fatto che la notizia sia trapelata, lo ha indispettito e pur non smentendola prova ad attenuarne il significato: «Sapete della riunione che ho fatto con i senatori, hanno però sbagliato i nomi…Siccome poi si vengono a sapere delle cose…io parlo comunque con tutti, con la squadra, poi parlo un po’ di più con qualcuno».
A VOCE ALTA Un nome in più o in meno presente all’incontro, non cambia la sostanza. E il confronto, va letto come un fatto positivo e non negativo. Il nervosismo che si respira però a Trigoria (del caso Karsdorp si parla altrove, ndc) regala un’atmosfera cupa alla vigilia del match con il Bologna con il tecnico che inizia ad alzare il muro difensivo: «Quello che faccio lo faccio sempre per il bene della Roma. E’ un messaggio che voglio mandare a chi critica. Accetto l’ironia, non chi offende. Sono molto arrabbiato per quello che ho sentito,ma è una rabbia che voglio trasferire in senso positivo. Non me la tengo dentro». Il Bologna arriva da 4 ko consecutivi e a secco di gol: «È una gara sempre insidiosa contro una squadra a zero punti che però vedo quadrata, compatta, che ha saputo tenere testa all’Inter. E’ ovvio che noi dobbiamo scendere in campo cercando la vittoria, sapendo però che quando si affrontano squadre che lottano per la salvezza è sempre dura. Il Bologna non ha ancora segnato? Tocco ferro…». Pillole di formazione: «Kluivert gioca. La scelta di mandarlo in tribuna col Real poteva essere un segnale o meno, ma stavolta sarà titolare perché in questo momento abbiamo bisogno di tutti. Kolarov riposerà in una delle due prossime gare, Zaniolo vediamo se debutterà anche in Serie A. Schick? Nei momenti difficili i ragazzi vanno sostenuti. Ha tante qualità e abbiamo bisogno di lui perché non possiamo pensare di far leva tutto l’anno sulle spalle di Dzeko».