Nzonzi è solo l’ultimo della serie, ma prima era già toccato a Manolas, Fazio (due volte), Kolarov e Lorenzo Pellegrini. Sono i giocatori della Roma che quest’anno sono andati a segno sugli sviluppi di una palla inattiva. Sei reti in 8 partite, alla media di 0,75 gol a partita. Come dire, quasi in ogni gara di campionato la squadra di Di Francesco va a segno su punizione (diretta o indiretta), rigore o schema da fallo laterale. In Italia meglio di chiunque altro, visto e considerato che Fiorentina, Inter, Juventus e Sassuolo si fermano a 4. (…).
Tutto questo non è una casualità, perché Di Francesco ci lavora sodo da quest’estate (tra video, lavagna ed esercitazioni in campo) e dedica solitamente una sessione intera di allenamento (spesso l’ultima prima della partita) a questo. Ma non è una casualità soprattutto perché le scelte estive di Monchi in sede di mercato andavano proprio verso questa direzione. Creare una squadra con grande fisicità, centimetri e massa muscolare. In altre parole, una squadra di giganti, (…).
Del resto, che qualcosa sia cambiato (in meglio) lo si vede proprio studiando i numeri, visto che nella scorsa stagione la Roma chiuse con «solo» 16 gol segnati su palla inattiva, meno efficace di altre sei squadre (in vetta la Lazio con 27 reti). Questo nonostante un Ipo (Indice di pericolosità offensiva, elaborato a Coverciano dai match analysis delle nazionali in relazione alle palle inattive) di 13,4, contro una media di circa 10 delle altre squadre. Ora cos’è cambiato? L’efficacia, ma anche la sostanza (leggi chili e centimetri). (…).
Ma se i giganti della Roma si fanno valere in fase offensiva, lo stesso vale anche in fase difensiva, visto e considerato che la Roma (insieme al Bologna) è la sola squadra a non aver subito neanche una rete da calcio da fermo (…).
È chiaro, però, che la fisicità dei giallorossi faccia la differenza anche in questo caso. Oltre ai centrali, ci sono anche esterni difensivi prestanti, basti pensare a Kolarov (187 centimetri) o Santon (186). (…).