(MIXED ZONE)
Come sta Pellegrini? E perché questa differenza tra campionato e Champions? “Non è uscito per un problema muscolare, Lorenzo è uscito perché consuma tantissimo a livello fisico, l’ho visto un po’ stanco ho preferito evitare che potesse farsi male. Abbiamo già perso Kluivert e abbiamo tanti piccoli infortuni, siamo un po’ all’osso. De Rossi ha giocato con dei dolori, non stava bene. Ci teniamo strette queste prestazioni in Champions, dobbiamo migliorare con le piccole in campionato. Inutile nascondersi, la reazione c’è stata, la squadra ha dimostrato di esserci”.
Olsen sta convincendo tutti? “Per vincere le partite serve il portiere che para. Lui è cresciuto tantissimo anche grazie al lavoro di Savorani. L’ho già detto altre volte, non ha solo il merito di imparare tutto ciò che gli viene trasmesso ma fa bene anche con i piedi. Gioca la palla con tranquillità e personalità, sono contento della crescita di questo portiere”.
Cosa l’ha colpita dell’allenatore avversario? “Mi aspettavo questa squadra, sono bravi a giocare con i due trequartisti. Ci hanno messo in difficoltà all’inizio, poi abbiamo preso le misure. Hanno grande capacità di ripartire in velocità, è una squadra che ha talento”.
La squadra sembra avere più motivazioni in Europa… “Capisco i calciatori, ma per diventare una squadra grande e voler crescere, dobbiamo affrontare tutte le partite in questo modo. In questo ambiente bisogna stare sempre sul pezzo perché ci esaltiamo e ci buttiamo giù velocemente. Bisogna mantenere sempre una certa linea per rimanere equilibrato, facendo capire a tutti che non ci si può accontentare di questa partita perché domenica ce n’è un’altra”.
Soddisfatto dell’atteggiamento dei suoi giocatori? “Vi spiego quello che ho chiesto a Under: loro difendevano a 5, bisognava muoversi tra le linee. All’inizio ci abbassavamo troppo, dando loro la possibilità di assorbirci. Bisognava venire a prendere palla tra le linee, loro sono andati in difficoltà, sapevo avremmo potuto creargliele”.