Da miglior giovane del campionato italiano a bidone il passo può essere brevissimo, soprattutto in una città come Roma. Se ne è reso subito conto Bryan Cristante. Al cambio di modulo, dal 4- 3-3 al 4-2-3-1, è seguito un cambio di ruolo obbligato a causa della troppa concorrenza, con Pellegrini, Pastore, Zaniolo e Coric in lizza per una maglia. Meglio arretrare di qualche metro, soprattutto perché c’era bisogno di un’alternativa per Nzonzi e De Rossi. Così Cristante si è reinventato davanti alla difesa, dove svolge un lavoro oscuro e sicuramente utile alla squadra. «La mia posizione? Mi trovo bene in entrambi i ruoli», ha commentato.
Le sue recenti prestazioni non sono state prese nella giusta considerazione da Roberto Mancini, che non lo ha chiamato in Nazionale, ma non sono passate inosservate agli occhi di Eusebio Di Francesco: «Bryan è cresciuto nelle ultime due gare. Deve riabituarsi a giocare da mediano […], ma ha grande predisposizione al sacrificio e alla corsa».