C’è anche la piccola Plzen nell’elenco delle delusioni del 2018. La Roma, infatti, ieri ha perso 2-1 in Repubblica Ceca aiutando il Viktoria ad accedere in Europa League e perdendo 2,7 milioni di premio nonostante la qualificazioni agli ottavi di Champions già acquisita nel turno precedente. Praticamente l’ingaggio annuale di Di Francesco che vede il futuro sempre più nero. La squadra, infatti, non è praticamente scesa in campo fornendo una prestazione più che irritante e mostrando evidenti limiti individuali, di mercato e tattici. Pastore e Schick proseguono nel loro calvario senza fine, Santon e Marcano hanno ricordato i Gomez-Servidei di un tempo e pure chi è entrato (vedi Zaniolo) non è riuscito a dare la svolta.
La Roma è andata sotto a inizio primo tempo, poi ha pareggiato grazie a un gol da fuori aerea di Under prima di soccombere sotto i colpi del Plzen che ha trovato il raddoppio con Chory e sfiorato più volte il tris per festeggiare al 90′ la conquista di un posto in Europa League ai danni del povero Cska vincente 3-0 al Bernabeu. Di Francesco ha osservato il finale a testa bassa, tra imprecazioni e mascella serrata. Sa che difficilmente questa Roma potrà trasformarsi contro il Genoa domenica sera. «Non ho avuto le risposte che volevo – si dispiace Eusebio – Ogni volta che sono ripartiti ci hanno messo in difficoltà. La pecca più grande è quello di concedere troppo agli avversari anche nei contrasti e nei confronti individuali. Schick e Pastore? Ci aspettiamo di più da certi giocatori, farò valutazioni in base a quello che ho visto anche in sede di mercato».
I tifosi, che nel prepartita se la sono presa con Pallotta al quale hanno dedicato uno striscione (Go Home) oltre ai soliti cori, a fine partita se la sono presa anche con la squadra e Manolas ha provato a calmarli. Il ritiro andrà avanti almeno fino a domenica quando probabilmente – e nonostante le smentite di facciata di Monchi atteso lunedì a Boston da Pallotta – si deciderà il futuro prossimo di Di Francesco al quale è stata comunque rinnovata la fiducia in settimana. Parole dure pure da Manolas: «Abbiamo preso gol da piccola squadra, continuare così è dura. Ci manca coraggio e non difendiamo in 11». C’è un dato preoccupante che avvalora la tesi del greco: la Roma fuori casa prende gol da 30 gare di fila. È un record nella storia giallorossa. «Il Genoa vale come un finale di Champions», l’urlo disperato di Florenzi.