Per farsi un’idea di quanto pesi il fattore ex tra Juve e Roma basta dare un’occhiata all’ultima sfida allo Stadium. Il 23 dicembre 2017 fu Benatia a segnare il gol decisivo (1-0) per la Juventus che nel finale prima sfiorò il raddoppio con Pjanic (incrocio dei pali su tiro da fuori) e poi rischiò grosso su un contropiede di Schick – avviato da un errore di Benatia , disinnescato da una parata eccezionale di Szczesny. Tre sì per Max Allegri che anche stasera punterà sull’ Ex Factor, motivazioni e stimoli supplementari per chiudere in testa il girone di andata.
In porta rientra Szczesny dopo aver ceduto i guanti a Perin nel derby, in difesa riposa Bonucci, al suo posto accanto a Chiellini è stato provato Benatia (e non Rugani) in rifinitura, proprio per i trascorsi in giallorosso. A centrocampo Pjanic non si tocca. «Miralem è unico, un regista con velocità di passaggio spiega Allegri -. Nel suo ruolo possono migliorare Bentancur e Emre Can, ma al momento non hanno i ritmi del bosniaco». Ronaldo non è un ex ma ci sarà, «riposerà contro Atalanta o Samp», segno che la Roma nonostante i 22 punti di distacco fa paura. «Tutti si aspettavano una Roma con un’altra classifica – ammette Allegri -, ma guai a sottovalutarla. Non possiamo sbagliare l’approccio alla partita. È sempre Juve-Roma». Tre partite per chiudere il 2018 al top. «La classifica è falsa: la quota scudetto sarà 87-88 punti, massimo 90. Di Francesco ha qualità indiscutibili ma sono tutti in discussione se non fanno risultato». Annunciato il maxi-rinnovo della partnership con Adidas, prolungata fino al 2027 per 408 milioni, circa 51 milioni a stagione. Al netto delle royalties legate al superamento di determinati volumi di vendita ed i premi variabili legati ai risultati sportivi.