La pepita Zaniolo torna in Nazionale. Stavolta dalla porta principale, sulla scia delle partite vere, e non sulle sensazioni di un allenatore. Roberto Mancini ha deciso di convocarlo per le partite di marzo, quando probabilmente richiamerà anche Cristante per comporre un centrocampo molto romanista: il terzo uomo è ovviamente Lorenzo Pellegrini. Per il trio non sarà semplicissimo trovare spazio, con la concorrenza di Verratti Jorginho-Barella nel 4-3-3, ma già il fatto di essere nel giro è un premio al talento giovane della Roma: Cristante è del 1995, Pellegrini del 1996 e Zaniolo del 1999.
DOPPIA VESTE. Zaniolo appartiene alla categoria dei predestinati, perché ha conosciuto prima la nazionale maggiore dell’Under 21. Ma in vista dell’Europeo di categoria, che si gioca in Italia a giugno, potrebbe guidare anche la caccia al titolo degli azzurrini, magari accompagnato dallo stesso Pellegrini, da Donnarumma, Barella e Chiesa, che sono tutti ancora eleggibili per il calcio dei giovani. Dipenderà dalle scelte di Mancini in vista dei match di giugno.
INTERESSAMENTO. Ma Zaniolo ormai è un patrimonio nazionale. E non solo. L’Uefa lo ha citato tra i 50 giovani europei da seguire nel 2019. E la valutazione di mercato sale di partita in partita: costato 4,5 milioni, peraltro virtuali perché scalati dal prezzo di Nainggolan, oggi non verrebbe venduto per meno di 40. Del resto, visti i prezzi che corrono per i calciatori offensivi, perché Monchi dovrebbe lasciar partire uno dei suoi prodotti per cifre più basse? Così come per Ünder, che la Roma non vende per meno di 55-60 milioni, Zaniolo rappresenta un capitale per presente e futuro di cui la società non vorrebbe privarsi.
ADATTAMENTO. La sua sfida adesso è meritare di giocare anche quando Di Francesco può scegliere un’eventuale alternativa: dopo essere diventato titolare per forza, Zaniolo vede riaffacciarsi la concorrenza alle sue spalle. Da Pastore a Lorenzo Pellegrini, senza contare De Rossi che potrebbe liberare Cristante in una posizione più avanzata, sono tante le opzioni possibili per la Roma. Che potrebbe tornare anche al 4-3-3, per sfruttare la fisicità di Zaniolo. «Mi piace giocare trequartista ma mi sento più una mezzala» ha detto lui di recente. Appunto. Può servirgli pure in chiave azzurra giocare 15 metri indietro.