Nella prima parte della stagione è stato uno delle (poche) certezze nella difesa giallorossa, eppure Kostas Manolas non fa dormire sonni tranquilli alla Roma e ai suoi tifosi, per più di un motivo. Il primo è legato alla clausola rescissoria da circa 36 milioni presente nel suo contratto, una cifra alla portata di molte squadre, un prezzo non altissimo considerando il suo valore e la carenza di difensori. Il secondo motivo si lega in qualche modo al primo, e cioè la decisione di affidare la propria procura a Mino Raiola, che ebbe un ruolo importante anche nel suo trasferimento dall’Olympiacos alla Roma nell’estate del 2014.
L’agente di Ibra e Donnarumma ma anche di Justin Kluivert e Luca Pellegrini, in questo periodo storico può definirsi «amico» della società giallorossa, ma in assoluto la sua presenza non è mai garanzia di fedeltà eterna da parte dei calciatori. La stampa greca ieri ha scritto che il Manchester United sarebbe pronto a pagare la clausola rescissoria già ora. La Roma non ha intenzione di cederlo subito ma a giugno le cose potrebbero cambiare se il giocatore manifestasse la volontà di andarsene. L’idea sarebbe quella di rinnovare il contratto, che scade nel 2022, togliendo la clausola. Il suo erede è stato già individuato: si tratta di Gianluca Mancini, centrale classe ’96 dell’Atalanta (a cui interessa Diego Perotti) che costa circa 25 milioni.
Una situazione simile a quella del difensore greco la sta vivendo Lorenzo Pellegrini, che si può liberare con 30 milioni, pagabili in due rate. Visto il suo valore attuale, anche per lui urge trovare una soluzione che garantisca la società. Il Milan è solo l’ultima squadra che ha fatto un sondaggio con il calciatore, mentre alla finestra c’è sempre il solito United.