Da «Nzonzi non si ferma mai» a «Nzonzi si è fermato» è stato un attimo. Il gigante francese, infatti, è costretto a interrompere la lunga serie di partite giocate di fila (19, di cui sedici per intero) a causa di un infortunio alla quarta falange del dito del piede destro rimediato nell’allenamento di mercoledì pomeriggio. Lussazione la prima diagnosi, poi gli esami sembrano aver scongiurato la frattura. Forse un infortunio da stress visto che Steven non si ferma dal 23 settembre. Di certo Nzonzi sarà costretto a saltare la gara di coppa Italia con l’Entella lunedì, con la speranza di poter recuperare col Torino anche se l’infortunio è più fastidioso del solito.
Una brutta notizia per Di Francesco che già deve fare a meno di De Rossi (anche ieri palestra e ritorno in campo rinviato tra fine gennaio e febbraio). Due le alternative: affiancare Pellegrini a Cristante con Zaniolo sulla trequarti oppure tornare al 4-3-3 utilizzando proprio Lorenzo come perno centrale. Sarà quasi certamente out pure Manolas che ieri ha svolto solo lavoro individuale a causa della lesione al flessore. Come detto, una Roma senza Nzonzi in questa stagione è quasi un inedito.
Da agosto ad oggi l’ex Siviglia ha saltato solo due partite tra campionato e Champions: Torino (per ritardo di condizione) e Bologna per scelta tecnica. Di Francesco non ha mai fatto a meno di lui sia nel 4-3-3 sia nel 4-2-3-1. Un po’ per le caratteristiche tattiche del francese, un po’ per mancanza di alternative visto il lungo stop di De Rossi. Così Nzonzi è diventato in rosa il secondo giocatore più utilizzato con 1958′ in 23 partite alle spalle solo del portiere Olsen (2070′). Nonostante qualche critica, nonostante lo scomodo paragone con Strootman.
L’infortunio, anche se non serio, del francese sottolinea però l’emergenza di acquistare almeno un centrocampista. L’unica alternativa in panchina sarebbe Coric ma il croato, oltre a essere fin qui utilizzato col contagocce da Di Francesco, è ancora convalescente per la distorsione alla caviglia. Ieri il presidente dell’Empoli Corsi a Radio Radio ha ribadito: «Bennacer per ora non si muove, a giugno invece le cose cambieranno». Stesso discorso per Malinovskyi del Genk, anche se Monchi proverà a forzare la mano con i due club per anticipare i tempi.