La partenza nel nuovo anno è come la chiusura del vecchio: la Roma prosegue la sua serie positiva anche nel 2019, battendo 4-0 la Virtus Entella nella gara secca degli ottavi di Coppa Italia che sembra fatta apposta per Schick: doppietta e assist per Marcano. Il poker poi lo cala Pastore. Meglio di così. Qualificazione ai quarti, come nel gennaio di 2 anni fa con Spalletti che arrivò poi in semifinale, e appuntamento al Franchi per affrontare la Fiorentina a fine mese (oggi il sorteggio: 30 o 31 gennaio, la possibile data).
Finalmente Di Francesco scopre il gusto di entrare nelle prime 8 della manifestazione, traguardo mai raggiunto in precedenza, e si mette in scia delle altre big promosse già nel weekend. La competizione, anche perché in campionato la Juve domina da 7 anni e vede vicino pure l’8° scudetto consecutivo, torna d’attualità per le migliori della serie A. Le prime 6 restano quindi in corsa: con i campioni d’Italia, capaci di aggiudicarsi il trofeo nelle ultime 4 edizioni, il Napoli, l’Inter, la Lazio, il Milan e, dopo il match dell’Olimpico, anche i giallorossi.
VERDETTO SCONTATO – Il pronostico, dunque, è rispettato, con una spruzzata di sofferenza nel 1° tempo. La Roma, insomma, fa il suo dovere, evitando di snobbare, come da richiesta arrivata per iscritto dal cuore della Curva Sud che poi ricade nei cori contro Napoli e i Carabinieri,
questa coppa già alzata 9 volte e la sfida inedita contro la Virtus Entella, formazione di Lega Pro. Il recente passato, del resto, non se lo dimenticano nè la proprietà Usa nè la tifoseria: Garcia, nel dicembre 2015, si fermò agli ottavi contro lo Spezia, club di serie B, e Di Francesco lo imitò nel torneo scorso, anche lui in casa, inchinandosi al Torino.
Cancellate, insomma, nella notte dell’Olimpico le 2 sbandate nelle ultime 3 stagioni con il 3° successo di fila, dopo le vittorie in campionato contro il Sassuolo e il Parma. E la continuità conta per il futuro dei giallorossi che, ottenuto il passaggio del turno in Coppa Italia dopo aver conquistato a novembre la promozione agli ottavi di Champions, devono risalire la classifica. Sono al 6° posto e inseguono la Lazio quarta e il Milan quinto. L’obiettivo minimo è il 4° posto, per restare nella coppa europea principale.
DOPPIO IMPREVISTO – Di Francesco, dopo la maxi rotazione che gli costò l’eliminazione agli ottavi contro il Torino, non si ripete, dovendo tra l’altro già rinunciare a Florenzi, Manolas, De Rossi, Nzonzi ed El Shaarawy. E, nella 26esima formazione diversa in 26 match stagionali, ha comunque l’occasione per rivedere Karsdorp, titolare solo a San Siro il 31 agosto contro il Milan, e Pastore, da trequartista, dietro a Schick, con Dzeko in panchina. Sono i 3 giocatori sotto osservazione: altalenante il rifinitore, capace comunque di calare il poker su invito di Kluivert (assist anche per il 2° gol di Schick); vivaci il terzino, in sintonia con Under a destra, e soprattutto il centravanti, rete di destro con il tacco dopo 22 secondi e bis di sinistro con il piatto all’alba della ripresa: la Coppa Italia è il suo palcoscenico.
Nella passata edizione il 1° gol giallorosso, in questa la prima doppietta. In mezzo, ancora di tacco e in attesa dell’intervallo, l’assist per Marcano (17° marcatore stagionale), entrato per Jesus. Il 4-3-1-2 di Boscaglia (4-4-2 in fase di non possesso palla), impostato sul pressing e alimentato dal dinamismo, funziona solo per metà partita. Olsen salva sull’1 a 0 su Eramo. Davanti a lui, la difesa spesso si addormenta. Convince, invece, Lorenzo Pellegrini, abbassato a centrocampo accanto a Cristante. Nel finale debutta Riccardi (26° giocatore utilizzato). A fine serata, però, la rosa risulterà ulteriormente decimata: nel riscaldamento si ferma Perotti (risentimento al polpaccio sinistro) e, in meno di 10 minuti, si arrende anche Jesus (iperestensione al ginocchio destro). Annata davvero maledetta: già 35 gli infortuni, 25 muscolari e 10 traumatici.