(…).La Roma calcistica, (…),squassata dallo tsunami Fiorentina e avvelenata dalle polemiche, aspetta il rientro di Daniele De Rossi come se fosse un re taumaturgo in grado di curare ogni male. Zavorra pesante per un calciatore che non gioca come titolare dal 28 ottobre e che quindi potrebbe avere una condizione fisica rugginosa. Se però c’è bisogno di un capitano, l’occasione è quella giusta, visto che domani la squadra giallorossa affronterà il Milan – titolare dell’ultimo posto disponibile per la prossima Champions – in una sorta di spareggio per il 4° posto.
Come una finale, si potrebbe dire con facile slogan. E allora siamo convinti che per compagni e tifosi vedere uscire dal tunnel la sagoma di De Rossi, potrebbe essere quella vitamina che occorre per ritrovarsi. Il tunnel che domani Daniele percorrerà, tra l’altro, non è solo un luogo fisico, ma anche l’ultimo tratto di uno spazio virtuale in cui negli ultimi tre mesi ha masticato dolore e insicurezza. (…).
Contro il Milan, infatti, il capitano si troverà a guidare un centrocampo totalmente inedito, composto da lui, Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo, stante le contemporanee assenze per squalifica di Cristante e Nzonzi. Un bel problema, che potrebbe spingere Di Francesco a tornare sui propri passi e rispolverare il 4-3-3 d’inizio stagione. (…).
Senza l’infortunio, infatti, il rinnovo (per un anno) del contratto del capitano sarebbe stato già consumato come da accordi, ma adesso entrambe le parti vogliono verificare la tenuta fisica. Una cosa è certa: il futuro di Daniele sarà sempre nel segno del giallorosso, perché nella peggiore delle ipotesi – ovvero il ritiro a fine stagione, cioè alla scadenza del contratto – per lui è già pronta una panchina del settore giovanile, visto che il desiderio di fare l’allenatore sta lievitando da tempo. (…).