Ogni partita, ogni gol, ogni sogno è una scorciatoia sul futuro. Dopo la doppietta al Porto, Nicolò Zaniolo ha scavallato anche il secondo bonus che la Roma ha fissato nel contratto (quello delle presenze era già scattato): perciò ha già raddoppiato, con una velocità insperata, gli emolumenti relativi alla prima stagione di Serie A. Aveva garantiti 300.000 euro, è già sicuro di averne in banca 600.000. Ma non bastano più, è logico, è naturale. Monchi l’ha capito con largo anticipo, indicando proprio in Zaniolo la priorità dei rinnovi. Davanti a Ünder, che pure sembrava vicino alla firma, davanti a Manolas e Pellegrini che hanno una clausola, davanti a El Shaarawy e Dzeko che vanno in scadenza nel 2020. Zaniolo è un punto di partenza che non può essere abbattuto.
TRATTATIVE – E così le parti si sono date appuntamento a fine stagione per negoziare. Sotto la regia di Claudo Vigorelli, il nuovo procuratore scelto dalla famiglia per rappresentare gli interessi del rampollo, Zaniolo è intenzionato a firmare, probabilmente senza clausola come vuole papà Igor, prolungando di un anno (2024) con uno stipendio-base moltiplicato per sei: 1,8-2 milioni netti a stagione, con una serie di bonus che possono far salire le gratificazioni economiche a seconda del rendimento e dei risultati della squadra. Vigorelli, che martedì sera era all’Olimpico seduto accanto a Marco Materazzi e ha quindi assistito dal vivo alle mirabilie del ragazzo, è orientato a non creare un nuovo caso Donnarumma: rinnovando a 6 milioni annui, ha perso in giovanissima età l’orientamento. Perciò l’accordo arriverà a cifre più congrue, nella media dei calciatori della rosa. (…)
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