Chi immaginava di trovarlo in campo contro il Bologna ha dovuto attendere settanta minuti circa. Daniele De Rossi in questa fase post-infortunio va gestito, come ha rivelato lo stesso Di Francesco. Non necessariamente a piccole dosi, ma senza mai forzare la sua presenza. Nell’ultima gara ci si aspettava il suo utilizzo prevedendo un turno di riposo proprio in occasione della sfida di domani allo “Stirpe” contro il Frosinone. Per poi rivederlo nelle due sfide fondamentali della prossima settimana: il secondo derby regionale all’Olimpico e il match di Champions in Portogallo. Ma la panchina nell’ultima di campionato con i rossoblù ha cambiato le carte in tavola.
Quella sera nel ruolo di mediano davanti alla difesa – nella riproposizione stagionale del 433 – ha cominciato Nzonzi, prima che il tecnico virasse sul doppio mediano con la batteria dei tre trequartisti dietro Dzeko. A metà secondo tempo è subentrato il numero 16, che si è piazzato al fianco del francese, irrobustendo non poco la protezione al reparto arretrato, che fino ad allora aveva sofferto molto più di quanto fosse lecito aspettarsi. Nessuna sorpresa sul piglio mostrato dal Capitano, in quella circostanza senza fascia al braccio (respinta anzi quando Florenzi ha cercato di cedergliela), che ha palesato fin dal primo istante la grinta necessaria a conquistare i tre punti. Tanto da firmare anche l’assist decisivo per il raddoppio di Fazio. (…)
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